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La Polibox di Aprilia tra le cento aziende italiane più competitive. Il premio arriva dal periodico di economia e finanza Industria Felix Magazine – L’Italia che compete, supplemento del Sole 24 Ore

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Dai bancali di Vittorino agli imballaggi industriali di Claudio: il ricambio generazionale dei Bortolotti

«E…e…è una pec!»: deve essere andata più o meno così quando, inaspettata, alla Polibox S.R.L. un giorno è arrivata l’email di posta certificata che annunciava il riconoscimento tra le cento aziende più competitive del centro Italia e delle isole. Invece è tutto vero e il premio  arriva dal periodico di economia e finanza Industria Felix Magazine – L’Italia che compete, supplemento con Il Sole 24 Ore.

Ma come ci sono arrivati? Merito della trasparenza, di una sofisticata gestione informatica e di un’Italia che -nonostante tutto – sa ancora sorprendere.

È andata così che un giorno di primavera del 2025, l’amministratore Claudio Bortolotti, una vita in azienda a far quadrare i conti e a gareggiare con il futuro, viene a sapere che la Polibox è stata riconosciuta come Migliore media impresa per performance gestionale e affidabilità finanziaria con sede legale nella provincia di Latina. La selezione è stata svolta analizzando tramite degli algoritmi i bilanci di circa 700.000 imprese dislocate nel centro Italia e nelle isole.

Cerimonia nell’aula magna di Viale Pola, nella sede dell’Università Luiss di Roma, in compagnia di grandi e piccole realtà italiane che stanno scrivendo belle pagine di storia imprenditoriale.

Ma cosa fa la Polibox, stabilimento, uffici e storia nell’area industriale di Aprila? Realizza imballaggi. Fermi tutti: qui non si tratta di scatole e scatoloni con pluriball e polistirolo annesso, qui la situazione è complessa, geniale nella sua semplicità, fatta di ricerca quotidiana tra materiali e millimetri. La Polibox produce imballaggi per prodotti industriali ad alta efficienza quindi, dagli elettromedicali, agli elettronici, ai meccanici: prodotti di valore e molto delicati, da trasportare in tutto il mondo.

«Bisogna considerare il contenuto, ma anche il contesto – spiega Claudio Bortolotti – quindi massima attenzione non solo all’interno, ma anche all’esterno. L’imballaggio deve sopportare carichi sovrapposti, resistere alla salsedine se viaggia via mare, adattarsi alle molteplici sollecitazioni dei  trasporti. È tutto su misura: per noi è una vera e propria sartoria dell’imballaggio. Lavoriamo con commesse da tutta Italia, soprattutto dal nord. Siamo strutturati per sviluppare una progettazione specifica che include all’occorrenza anche dei test e andiamo a creare soluzioni su misura per ogni prodotto. Inoltre, grazie all’area riservata sul nostro sito ,i clienti possono  tracciare lo stato della propria commessa in ogni fase della lavorazione».

Quella della Polibox è una bella storia di imprenditoria, al di là del riconoscimento di Felix magazine. È una storia che parte dagli anni ’50, da un problema che si trasforma in opportunità. Nasce da una piena del Po, da un’alluvione che spinge Vittorino Bortolotti, classe 1942, a lasciare il Veneto e a trasferirsi in quella terra nuova che appare ricca di promesse. Arriva diretto ad Aprilia e mette su una ditta individuale che si occupa di imballaggi, intesi nel senso più conosciuto del termine, si lavora con il pallet. L’idea è buona in un contesto che vede l’industria in piena espansione. Si va avanti così fino agli anni ’80, quando le cose iniziano a cambiare. Nel settore dei bancali ci sono realtà molto più grandi, la competizione nel momento in cui il mercato si contrae diventa difficile. È qui che si inizia a vedere la necessità di un cambio di rotta. Intanto in azienda è arrivato il figlio Claudio che si rende protagonista di un ricambio generazionale di qualità. Claudio si guarda intorno, a pochi chilometri, Santa Palomba c’è l’IBM che è molto sensibile alla qualità dell’imballaggio. Si inizia a sviluppare un’idea nuova, quella che prenderà forma nel 1996 con la trasformazione da ditta individuale a s.r.l. Da lì un’evoluzione che è un continuo work in progress, fatto di ricerca, innovazione e sensibilità ambientale.

«I nostri prodotti sono realizzati per lo più in legno e cartone. Per garantire una maggiore tutela di queste risorse ci siamo impegnati per ottenere le certificazioni forestali FSC e PEFC che si sono poi dimostrate anche una valida leva competitiva. – racconta ancora Claudio – Oltre 20 anni fa siamo stati tra i primi a investire nel fotovoltaico ed oggi siamo prossimi alla completa autonomia energetica.»

Un altro elemento di innovazione è il software sviluppato proprio in house, all’interno dell’azienda.  Si tratta di qualcosa che va oltre un normale gestionale: un vero e proprio sistema nervoso dell’impresa, in continua evoluzione.

Infine, non per importanza, ma perché l’aspetto legato all’occupazione è una sorta di prova del nove per le aziende, il fattore umano: alla Polibox complessivamente lavorano 60 persone tra dipendenti e indotto, con attenzione al lavoro femminile «Sia in amministrazione che in produzione» ci tiene a specificare Bortolotti che nel suo lavoro quotidiano è affiancato anche dalla sorella Luisa e dal fratello Stefano. Una storia di famiglia e di azienda, una storia che parte dal boom economico e si trasforma insieme al resto del mondo. Una storia letteralmente scovata da Industria Felix Magazine in mezzo a tante altre storie che ogni giorno mandano avanti un’economia difficile eppure sempre molto affascinante.

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