L’assassino del cane Lucky era in grado di intendere e di volere. Sono state depositate nelle scorse ore le motivazioni della sentenza a carico del 69enne di Latina condannato lo scorso mese di maggio ad 8 anni di carcere, per aver barbaramente ucciso il cane di famiglia. Il cagnolino era stato ritrovato in un cassonetto della spazzatura, legato e rinchiuso in una busta di plastica, dopo che aveva subito maltrattamenti.
L’uomo è ritenuto responsabile anche dei reati di violenza sessuale e di maltrattamenti in famiglia. L’uccisione del cane, secondo l’accusa, era stata una vendetta trasversale nei confronti della moglie.
Nelle 8 pagine di motivazione della sentenza di primo grado, il Gip Giuseppe Cario riconosce il 69enne colpevole di tutti i reati contestati, ritenendolo perfettamente in grado di intendere e di volere.