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Latina, sabato il concerto di Alessandra Novaga

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Sabato 18 febbraio al Circolo Hemingway di Piazza Aldo Moro, a Latina, il concerto di Alessandra Novaga, musicista di Latina ma che vive a Milano ormai da una decina di anni. La serata avrà inizio alle 22.30.

Alessandra Novaga

Dopo una solida formazione classica conclusa alla Musikhochschule di Basilea, si muove sempre più in ambiti di sperimentazione, improvvisazione e musiche di confine. Vive a Milano e suona sia in solo che collaborando con musicisti come Andrea Centazzo, Elliott Sharp, Gianni Gebbia, Gianni Mimmo, Massimo Falascone, Patrizia Oliva, John Colpitts (aka Kid Millions), Sandro Mussida. Suona in Italia (O’, Area Sismica, Angelica Festival), in Europa (Hundred Years Gallery – Londra, Quiet Cue – Berlino), e negli Stati Uniti (a New York ha suonato allo Zebulon, Spectrum, IAP St. Mark’s Church, Silent Barn, Transient Series). E’ la prima e unica chitarrista italiana a suonare l’integrale di “The Book of Heads” di John Zorn. Compone e suona in scena per il teatro collaborando con Elena Russo Arman (Teatro dell’Elfo) e Phoebe Zeitgeist. Ha pubblicato “La chambre des jeux sonores” con Setola di Maiale e “Movimenti Lunari”, per Blume. Uscito in questi giorni ‘Fassbinder Wunderkammer’ per Setola di Maiale.

Il suo concerto verte intorno a MOVIMENTI LUNARI (entrato come miglior album 2016 nelle playlist di Solar Ipse, Sentire Ascoltare, scelto da Stefano Pifferi e da Teho Teardo, e in quella di Kathodic scelto da Marco Carcasi). Si tratta di due brani per chitarra elettrica: “In Memoria”, di Sandro Mussida, e “Untitled, January”, di Francesco Gagliardi. “Movimenti Lunari” ci parla dell’ineluttabilità di forze naturali: qualcosa che sembra non avere uno sviluppo ma che avanza inesorabile. Una forma che si fonda su una memoria che si sedimenta via via, mai ferma e sempre pulsante e vibrante di nuovi elementi. “In Memoria” è un pezzo in cui oltre ogni ragione e ragionamento, il Suono fa appello alla dimensione del Ricordo. La tecnologia invece può offrire solo il servizio della Memoria. Anche Memoria e Ricordo sono legati: l’una, richiamata, riporta l’altro dentro il tempo proprio. Questo spazio tra l’azione dell’evocare e il ricordo, la prima svolta in uno spazio fisico e in un tempo presente attraverso il suono (o la memoria del suono), il secondo continuamente rievocato, porta la dimensione stessa del tempo a confondersi, aprirsi. “Untitled, January” ci parla di un suono evocato da un’immagine. Una fotografia. Un paesaggio nebbioso catturato da un treno. Solo un’indicazione del compositore: ‘A drone, or drones. Any duration’.

“Due lunghi percorsi che fanno della eterodossia chitarristica della Novaga il proprio centro propulsivo, privando di ogni connotato ‘noto’ lo strumento per indagarne possibilità fuori dall’ordinario e traendone, così, musiche per altri mondi e dimensioni parallele” (Stefano Pifferi, SentireAscoltare).

“Il suono dello strumento principe che da sempre accompagna Alessandra nel suo andare, viene ulteriormente trasformato, diluito, trasfigurato. Musica che si fa suono, suono che si trasforma in una sorta di mantra dentro al quale il tempo perde la sua forma per cederla alla delizia della lentezza” (Mirco Salvadori, Rockerilla).

www.alessandranovaga.com/

www.editionsblume.com/novaga-movimenti-lunari.html

Per info e prenotazioni: 3933364694

Circolo Hemingway – Piazza A. Moro 36 – Latina

 

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