
Sarebbero vicine ad una svolta le indagini sull’omicidio di Gloria Pompili, la 23enne di Frosinone deceduta lo scorso mercoledì notte, in una piazzola della 156 dei Monti Lepini, a Prossedi, dopo essere stata pestata di botte. Gli investigatori, nelle scorse ore, hanno ascoltato la testimonianza di una 15ina di persone che nelle ore precedenti alla morte sarebbero state a contatto con la giovane prostituta di Frosinone, compresi i suoi due accompagnatori, una parente ed il suo compagno egiziano. I Carabinieri del Comando Provinciale di Latina hanno ricostruito i movimenti di Gloria Pompili nelle ore precedenti al decesso e vagliato i tabulati telefonici.
L’autopsia sul corpo della 23enne – eseguita dal medico legale, la dottoressa Maria Cristina Setacci – ha confermato che le lesioni riportate sono compatibili con calci e pugni sferrati a mani nude dall’assassino. Non è escluso che dagli esami siano emerse anche tracce biologiche, prelevate sotto le unghie della vittima, che potrebbero portare, a breve, all’identificazione dell’assassino.
La violenta aggressione, lo ricordiamo, sarebbe avvenuta sulla Nettunense, tra Aprilia ed Anzio, luogo dove la giovane – mamma di due bimbi piccoli – solitamente si prostituiva.