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Lenola, nasce il Consiglio comunale delle bambine e dei bambini

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Non è stata ancora stabilita la data d’insediamento ufficiale e devono essere sorteggiati i nomi dei 12 bambini dagli 8 ai 10 anni che ne faranno parte per il primo triennio, ma il Consiglio comunale delle bambine e dei bambini del Comune di Lenola, da ieri sera, è realtà.

L’assise comunale dei ‘grandi’ ha infatti dato l’ok all’unanimità all’istituzione di questo importante e prezioso strumento di civismo e condivisione dei valori fondanti della comunità locale, che – d’intesa con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio – si riunirà ogni 15 giorni e sarà costituito da quattro bambini di terza, quattro di quarta e altrettanti della quinta classe della scuola primaria, per metà maschi e per metà femmine. L’unico adulto presente alle sedute sarà il coordinatore.

Il sindaco di Lenola Fernando Magnafico

Questa significativa novità – sottolinea il Sindaco di Lenola, Fernando Magnaficoche prevede tra l’altro l’istituzione di un apposito capitolo di bilancio, consentirà a noi adulti di crescere ancora di più nel rispetto e nella tutela delle opinioni e dei pareri dei nostri figli. Attraverso quest’organismo, il Consiglio comunale potrà raccogliere suggerimenti, segnalazioni, iniziative e farle proprie nel corso di ogni anno, in un’ottica di vera attenzione e piena collaborazione anche con i bambini-consiglieri di Lenola, che rappresentano il presente e il futuro della nostra città e, per questo, meritano di svolgere un ruolo attivo nella gestione della Cosa Pubblica”.

Il Consiglio comunale delle bambine e dei bambini è frutto del progetto ‘La città dei bambini’, avviato nel 1991 per la prima volta dalla città di Fano (PU) e al quale, nel corso degli anni, si sono affiancate oltre 100 di città in tutta Italia. Altri tentativi analoghi si sono diffusi anche in Europa e in altri continenti.

Il Comune di Lenola aveva aderito all’iniziativa già a metà degli anni ’90, ma non ha mai implementato totalmente il progetto, sposando solo l’iniziativa ‘A scuola ci andiamo da soli’, centrata essenzialmente sullo sviluppo dell’autonomia di movimento dei bambini.

Psicologi e pedagogisti quali Piaget, Vygotsky, Bruner hanno evidenziato nel corso del tempo come gli anni più significativi nella storia di un individuo siano proprio i primi. Perché un bambino è competente e ha idee proprie fin dall’infanzia, producendo pensieri e ragionamenti sull’ambiente che lo circonda che meritano di essere presi in considerazione. Non solo: la Convenzione sui diritti dell’infanzia decisa e approvata dai membri delle Nazioni Unite nel 1989 è un documento sottoscritto da quasi tutti gli Stati del pianeta, che l’hanno inserita nella legislazione nazionale, facendola diventare legge ordinaria e vincolante. In Italia, il Parlamento l’ha ratificata con la legge n.176 del 27 maggio 1991. E proprio all’articolo 12 della Convenzione si ispira il regolamento attuativo del Consiglio comunale delle bambine e dei bambini che è stato approvato, sempre ieri, nel corso del Consiglio comunale lenolese.

Un progetto abbracciato con convinzione da tutti i consiglieri comunali, con l’auspicio che possa portare presto buoni frutti di democrazia partecipativa e rafforzare l’interesse alla vita sociale e politica da parte dei piccoli cittadini di Lenola.

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