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Misura cautelare ai domiciliari per il 75enne di Sabaudia Salvatore Di Maio, in passato implicato in varie vicende giudiziarie. Sequestrati 7 immobili e una società.

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Misura cautelare ai domiciliari per il 75enne di Sabaudia Salvatore di Maio, in passato implicato in varie vicende giudiziarie. Questa mattina, su disposizione della Procura di Latina, gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione alla misura disposta dal Gip del Tribunale pontino. Salvatore  Di Maio è ritenuto, a vario titolo, responsabile del reato di turbata libertà degli incanti ed intestazione fittizia di beni. La Polizia ha proceduto anche all’esecuzione del sequestro preventivo – nei suoi confronti e della moglie, anche lei indagata assieme ad una terza persona, un prestanome – di 7 beni immobili e di una società immobiliare situati a Sabauda. Di Maio, in passato, era già stato condannato in primo grado per il reato di estorsione nell’ambito di un procedimento di criminalità organizzata.

“Le indagini – spiegano gli inquirenti – nascono dalla denuncia presentata da una donna alla Questura di Latina, nel mese di Luglio 2020, nella quale veniva rappresentato un episodio di turbativa d’asta relativa ad un immobile situato a Sabaudia, oggetto di aggiudicazione provvisoria in favore della donna da parte della società Invimit, incaricata della dismissione del patrimonio immobiliare di enti pubblici, fra cui quello della Regione Lazio.

Le indagini, realizzate dalla Squadra Mobile di Latina, sotto la direzione ed il coordinamento di questa Procura, mediante l’assunzione di sommarie informazioni ed attività di intercettazione, consentivano di accertare come in effetti Di Maio avesse occupato abusivamente un immobile, nonostante il rilascio immediato ordinato con una sentenza del Tribunale di Latina nel 2014.

Emergeva, nel proseguo, che Di Maio intendeva lucrare dalla società Invimit e dalla aggiudicataria provvisoria una ‘somma’ per liberare l’immobile, in realtà non più in suo possesso.

Ciò era possibile anche in ragione del profilo delinquenziale mostrato dall’uomo, – si legge nella nota della Questura – come emerge dalla misura di prevenzione personale e patrimoniale, in precedenza disposta dal Tribunale di Latina, da cui si evince che lo stesso è stato condannato in primo grado per il reato di estorsione nell’ambito di un procedimento di criminalità organizzata.

De intercettazioni autorizzate davano ampio riscontro alla denuncia della persona offesa, consentendo di accertare come Di Maio, alla luce delle condizioni di pericolosità rivestite e della pregressa misura di prevenzione subita, avesse attribuito fittiziamente in capo ad un prestanome, odierno indagato, e successivamente alla moglie, la titolarità della partecipazione in una società immobiliare,  proprietaria di beni immobili e terreni gestiti dall’uomo ed allo stesso riconducibili tramite tale schermo.

Il procedimento – conclude la nota della Questura di Latina – versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza”.

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