Nasce e finisce nel giro di poche ore la terza era Coletta a Latina: 19 consiglieri del centrodestra, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Latina nel Cuore, un Udc ed un esponente di maggioranza di Fare Latina, firmano le dimissioni da un notaio e fanno decadere il Sindaco. La maggioranza “zoppa” del primo cittadino Damiano Coletta – al secondo mandato e da poco riconfermato col voto disposto dal Tar in 22 sezioni – è caduta nel giorno in cui in Consiglio Comunale il sindaco si sarebbe dovuto insediare. Le dimissioni in massa hanno determinato lo scioglimento del’assise cittadina. Presto, quindi, il prefetto nominerà un commissario che traghetterà il Comune sino alle elezioni, probabilmente, della prossima primavera.

Il Sindaco ieri ha scelto di parlare prima dell’inizio del Consiglio. Il De profundis di Damiano Coletta è arrivato in diretta Facebook mezz’ora prima dell’inizio dei lavori in aula consiliare. Mezz’ora accorata, ma asciutta, senza lacrime, dove il primo cittadino si è detto soddisfatto del lavoro svolto e di essere pronto ad una quarta competizione. Coletta ha sottolineato di non dare le sue dimissioni, ma, di essere consapevole che, considerato il comunicato stampa congiunto della mattinata, dove tutte le forze di centrodestra avevano annunciato la sfiducia, sarebbe stata questione di poche ore la fine del suo mandato.

“Il nostro è un gesto di responsabilità e un atto di amore nei confronti di Latina – spiegano dirigenti, amministratori ed eletti del centrodestra – Chiudendo questa fallimentare esperienza amministrativa saremo presto in grado di assicurare a Latina un’amministrazione che risolva i problemi dei cittadini, che sappia dare risposte a famiglie e imprese e lavorare, finalmente, per un futuro di sviluppo e crescita del nostro meraviglioso territorio”.