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No a petardi, botti e razzi fino alla Befana: l’ordinanza del Comune di Anzio

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Scatta alle 16 di oggi pomeriggio e durerà fino al 6 gennaio il divieto imposto dal Comune di Anzio di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti e razzi.

Ordinanza in vigore fino al 6 gennaio anche a Terracina mentre a Latina, Aprilia e Cisterna il divieto è previsto per oggi e per domani. In tutti i casi ai trasgressori possono essere elevate multe dai 25 ai 500 euro.

L’ordinanza del Comune di Anzio nel dettaglio prevede dalle ore 16,00 del 31 dicembre 2024 alle ore 24:00 del 06 gennaio 2025, al di fuori degli spettacoli di professionisti autorizzati di cui all’articolo 4 del D.Lgs., 29 luglio 2015, n. 123, nei luoghi pubblici o anche in luoghi privati se in tale ultima ipotesi vi siano ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici e su luoghi privati di proprietà di terzi:

1. il divieto assoluto di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici, ancorché di libera vendita ed in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti, ascrivibili alle categorie F2 e F3, di cui     all’articolo 3 del D. Lgs. 29 luglio 2015, n. 123 e comunque dei cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “declassificati” che abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, crepitante e fischiante (tipo rauti o petardi, petardi flash, petardo saltellante, sbruffo, mini razzetto, razzo, candela romana, tubi di lancio, loro batterie e combinazioni, ecc.) che abbiano massa attiva (NEC) superiore a mg. 150, esclusi i prodotti del tipo petardini da ballo della categoria Fl, fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole e pallone luminose;

2. il divieto di utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all’articolo 57 TULPS;

3. il divieto di impiego di articoli pirotecnici teatrali e di altri articoli pirotecnici per scopi diversi da quelli cui gli articoli stessi sono espressamente destinati.

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