“No” alla discarica de La Cogna, ad Aprilia. Nota congiunta del Pd provinciale di Latina: “attivarsi per bonificare il sito con fondi regionali”.
Vertice in Comune ad Aprilia questo lunedì alle 11.00 per un’unanime “no” alla realizzazione della discarica di via Savuto, a La Cogna. L’Amministrazione Comunale ha chiamato a rapporto i rappresentan...
Vertice in Comune ad Aprilia questo lunedì alle 11.00 per un’unanime “no” alla realizzazione della discarica di via Savuto, a La Cogna. L’Amministrazione Comunale ha chiamato a rapporto i rappresentanti provinciali e regionali per intraprendere un’azione condivisa per contrastare il progetto presentato dalla società Paguro. Al vertice di lunedì prenderanno parte anche i consiglieri regionali pontini del Pd, Enrico Forte e Salvatore La Penna che, in una nota congiunta – firmata anche dal segretario provinciale del partito, Claudio Moscardelli, e dal Segretario di Aprilia, Alessandro Cosmi – ribadiscono quanto sia inaccettabile accogliere un piano che preveda in cambio della bonifica del sito, lo stoccaggio dei rifiuti sullo stesso terreno. “Oltre a dire No al progetto – commentano – ribadiamo con forza che bisogna attivarsi immediatamente per ottenere dalla Regione i fondi per bonificare e decontaminare l’area de La Cogna. Il Comune di Aprilia ha commesso un grave errore nel 2019 – concludono - quando ha scelto, con superficialità, di affidare al privato la bonifica del sito”.
“In questi mesi il Pd ha lavorato ad ogni livello per supportare, con azioni concrete, la volontà dei cittadini apriliani che è quella di evitare la realizzazione della discarica a La Cogna. – si legge nella nota - Come Pd non possiamo che ribadire per l’ennesima quanto già espresso sin dall’inizio di questa intricata vicenda: un convinto “No” al progetto presentato dalla Paguro, riteniamo inaccettabile accogliere un piano che preveda in cambio della bonifica, lo stoccaggio dei rifiuti sullo stesso terreno, con annessa la proposta di apertura di nuovi invasi per accogliere rifiuti da e fuori Ato.
Siamo confortati anche dal parere di ARPA Lazio che nei giorni scorsi ha dato parere negativo in quanto ‘Realizzare una discarica in via Savuto, presso il sito inquinato da ignoti e da trent'anni in attesa di bonifica, comporterebbe delle criticità legate soprattutto alle caratteristiche idrogeologiche e geologiche del sito, tenendo conto della normativa che impone misure stringenti per la protezione del suolo, delle acque della falda e del sottosuolo’.
Il Partito Democratico ha agito in questi anni sia attraverso i suoi rappresentanti istituzionali in provincia e in regione sia attraverso la presentazione di osservazioni al progetto di discarica/bonifica presentate dal circolo apriliano lo scorso gennaio.
Tra l'altro l'osservazione numero 4 delle 6 presentate dal PD di Aprilia, richiamava proprio i principi che Arpa Lazio ha messo alla base del suo parere negativo.
Ribadiamo che Aprilia e il sito di via Savuto vanno esclusi, senza se e senza ma, da quelli disponibili per l’insediamento di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti – prosegue il Pd - in quanto sono già presenti sul territorio apriliano degli impianti di trattamento rifiuti come la Ri.Da Ambiente (lmpianto di trattamento biologico/meccanico da oltre 400mila tonnellate/anno), la Acea Ambiente, (con una capacità di 60 mila tonnellate/anno di rifiuti compostabili e 20 mila tonnellate/anno di compost prodotto, il più grande impianto di compostaggio e produzione di fertilizzanti naturali del Lazio), la Self Garden (produzione di compost con una capacità di oltre 40 mila tonnellate/anno).
Ma oltre a dire No al progetto della Paguro, il Pd ribadisce con forza che bisogna attivarsi immediatamente per ottenere dalla Regione Lazio i fondi per bonificare e decontaminare l’area di La Cogna.
Il Comune di Aprilia ha commesso un grave errore nel 2019 quando ha scelto, con superficialità, di affidare al privato la bonifica del sito di via Savuto, sottovalutando che dietro la disponibilità del privato si celasse l'insidia della riproposizione del progetto di realizzarvi una discarica”.