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Sit-in degli studenti del Vittorio Veneto e del Dante Alighieri, la Regione Lazio dice “no” all’accorpamento

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Mattinata di proteste da parte degli studenti del territorio. Sul piede di guerra da giorni i ragazzi del liceo classico Dante Alighieri e dell’istituto Vittorio Veneto di Latina che non accettano l’accorpamento dei due istituti. Questa mattina nuovo sit-in con tanto di striscioni e corteo. Le proteste sono rivolte alla Provincia di Latina che ha deciso di riunire i due istituti. Alla manifestazione hanno partecipato anche i consiglieri provinciali di Latina Bene Comune.

Nel frattempo la Regione Lazio si è espressa sulla vicenda e ha detto “no” all’accorpamento affermando che i due indirizzi sono troppo diversi tra loro per essere uniti e che non è stato acquisito il parere favorevole dei collegi d’istituto. La Regione quindi dà ragione agli studenti e alle famiglie.

La Regione Lazio dice no all’accorpamento tra il Liceo Classico e il Vittorio Veneto. «Apprendiamo la nota della Direzione regionale del Lazio per la formazione, la ricerca, l’innovazione e il diritto allo studio – afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti – inviata venerdì 7 dicembre alla Provincia di Latina in cui si rilevano criticità pregiudiziali all’accoglimento della proposta di accorpamento tra il Liceo Classico Statale Dante Alighieri e l’Istituto Tecnico Vittorio Veneto-G. Salvemini di Latina. Le motivazioni sono condivise dall’Amministrazione comunale in quanto il dimensionamento scolastico, a volte amaramente necessario, è un’operazione complessa e riguarda la struttura culturale della città e dunque il suo futuro, per cui non può essere affrontato senza la necessaria condivisione e il motivato ascolto degli studenti, dei genitori e di tutto il personale docente e non docente. È altresì importante evidenziare – prosegue l’assessore Proietti – come il Liceo Classico sia una risorsa unica per l’Europa, garantito dalle linee guida regionali: non possiamo affrontare le politiche scolastiche come una mera operazione numerica di divisione e sottrazione, occorre trovare luoghi di elaborazione condivisa che diano senso alla memoria di una città e la lancino con ragionevolezza nel futuro. Il Vittorio Veneto-G. Salvemini, rappresentando una storia affascinante di formazione e cultura della città, necessita di una ricollocazione che possa esaltarne la storia offrendo ulteriori opportunità di formazione nella città».

 

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