“Non ci sono femminicidi di serie B. Sull’omicidio De Nitto occorre verità e giustizia e non ci si può rassegnare a veder garantiti tali diritti soltanto ai ricchi”. Il deputato pontino Raffaele Trano (di Alternativa), membro della Commissione bilancio alla Camera, ha chiesto al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, di “attivarsi affinché il papà di  Veronica De Nitto possa avere adeguata assistenza legale negli Stati Uniti”.  “Sono trascorsi dieci mesi dal 15 gennaio scorso, – ricostruisce Trano – quando a Daly City, nei pressi di San Francisco, la 34enne originaria di Latina, che lavorava negli Stati Uniti nel settore della ristorazione, è stata barbaramente uccisa nella sua abitazione. In base alle indagini svolte dalla polizia statunitense, a ucciderla sarebbe stato un ex fidanzato, il 36enne  Renato Yedra-Briseno, che sarebbe poi fuggito in Messico. Ai familiari della vittima, e in particolare al padre Luigi De Nitto, sinora sono state fornite pochissime informazioni e non è stato neppure tentato un contatto da parte delle autorità statunitensi”.

“Per consentire a Luigi De Nitto un confronto con le stesse autorità Usa e per far sì che possa dare un suo contributo affinché venga fatta giustizia, c’è bisogno di un legale negli Usa.

Ho chiesto al ministro Di Maio – ribadisce Trano – se vi sono strumenti utili per consentire a un nostro concittadino di poter avere un avvocato a San Francisco e poter così essere parte del procedimento e in caso contrario se è possibile trovare delle soluzioni in tal senso. Il nostro Paese non può abbandonare un nostro concittadino in una situazione del genere. Anche i papà che non hanno particolari risorse economiche non sono papà di serie B”.