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Nuova scuola Gramsci, i Grillini Apriliani: “I nostri dubbi non sono stati chiariti”

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I Grillini Apriliani tornano a parlare della nuova scuola “Gramsci” che il Comune intende realizzare. Le polemiche sono rivolte alla sicurezza del sito scelto, la risposta dell’amministrazione non ha convinto i penta stellati.

“L’articolo di risposta dell’Amministrazione alla nostra analisi, di quello che dovrebbe diventare l’accesso alla nuova scuola Gramsci e della sua pericolosità in caso di terremoto, non ci ha convinti. Il Consigliere comunale e Geometra Mauro Fioratti Spallacci definisce “un falso problema” la sicurezza di quell’ingresso, ma non dirime i nostri dubbi in merito. I Grillini Apriliani ed i Cittadini Pentastellati hanno rappresentato le proprie perplessità a Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici sia circa il progetto della nuova Gramsci sia relativamente alla carenza della via di fuga in caso di sisma. La risposta, inadeguata e spiegheremo il perché, è stata fornita dal Consigliere Comunale e Geometra Mauro Fioratti Spallacci. Sindaco Terra, sembra che nella sua Amministrazione ci sia una confusione di ruoli che vedono un consigliere rispondere al posto di un assessore; a chi dovremo rivolgerci in futuro per problematiche relative ai Lavori Pubblici, all’Assessore ai LL.PP. Luana Caporaso o al Consigliere comunale Mauro Fioratti Spallacci? Circa la risposta fornita dal Consigliere Comunale che definisce “falso problema” quanto da noi prospettato c’è da rilevare che:

  1. Il chiarimento fornito al primo punto circa la progettazione dell’edificio scolastico a distanza 1/1 è inutile e pretestuoso, in quanto mai contestato;
  2. Il chiarimento al secondo punto circa le procedure ipotetiche da seguire in caso di pericolo è inutile, in quanto l’ipotesi di: “panico in caso di sisma e fuga di circa 600 persone verso l’uscita principale”, fatta da noi, non è stata considerata né affrontata;
  3. Il chiarimento al terzo punto circa la possibile predizione del metodo e/o zona di collasso degli edifici attigui alla zona di ingresso della scuola è puramente statistica e non esclude, per esempio, un collasso che interessando le cerniere delle strutture in c.a. faccia letteralmente ruotare gli edifici con interessamento della zona di accesso alla scuola;
  4. Il Consigliere Comunale afferma che, “…i due edifici privati hanno una distanza fra loro di circa 30 ml. , uno un’area di pertinenza di circa 7,5 ml. E l’altro di 5 ml. essendo gli stessi alti circa 13 m. solo parzialmente invaderebbero l’area di accesso pubblica…..”. La situazione reale non è questa ed evidentemente il Consigliere non la conosce. Lo scheletro in cemento armato, ammalorato, di via Tiberio, che si verrebbe a trovare ad uno dei due lati dell’uscita della futura scuola, ha un piano seminterrato, probabilmente destinato dal progetto originario a garage (foto 1), che porta l’altezza complessiva dell’edificio a 16 m. La distanza fra i due edifici è di 30 ml., l’altezza dello scheletro in c.a. è di 16 m. circa mentre, l’altro edificio, considerando che i sottostanti garage sporgono dal terreno di circa 1 m., raggiunge circa i 14 m. di altezza. In caso di sisma che facesse collassare i due edifici sulla futura zona di ingresso della scuola, ipotesi non escludibile dagli assiomi del Consigliere Comunale, essi con le loro altezze, 16m. e 14m., essi non darebbero scampo agli astanti in quanto ricoprirebbero esattamente i 30 metri dell’intera larghezza prevista dal progetto per l’ingresso; quindi, tutti i genitori e gli scolari che si trovassero nella zona di accesso alla scuola, in attesa dell’ingresso o dell’uscita giornaliera, in caso di sisma potrebbero essere investiti dal crollo dei due palazzi.

I Grillini Apriliani ed i Cittadini Pentastellati sottolineano, respingendo i sottintesi compresi nell’articolo del Consigliere comunale Geometra Mauro Fioratti Spallacci, di NON ESSERE CONTRARI ALLA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO PLESSO SCOLASTICO in sostituzione dell’attuale Gramsci ma ribadiscono la loro contrarietà a realizzare un’opera così importante e costosa sul sito designato da questa Amministrazione Comunale, perché non sicuro. In tal senso, non essendo state assolutamente persuasive le argomentazioni del Consigliere Comunale, stiamo valutando di interessare del caso la Prefettura di Latina e la Regione Lazio”.

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