Nuove misure della Regione Lazio per il contrasto al caporalato: 500mila euro per sicurezza ed assunzioni.

Nuove misure della Regione Lazio per il contrasto al fenomeno del caporalato: in arrivo 500mila euro per sicurezza ed assunzioni. “A quanto fatto dal Governo, nelle ultime ore, la Regione aggiunge nuo...

A cura di Redazione
16 maggio 2020 13:06
Nuove misure della Regione Lazio per il contrasto al caporalato: 500mila euro per sicurezza ed assunzioni. -
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Nuove misure della Regione Lazio per il contrasto al fenomeno del caporalato: in arrivo 500mila euro per sicurezza ed assunzioni. “A quanto fatto dal Governo, nelle ultime ore, la Regione aggiunge nuove misure, che si vanno a sommare a quelle già in vigore nel nostro territorio. - commenta la consigliera regionale Marta Bonafoni, prima firmataria della Legge regionale contro il caporalato approvata lo scorso anno – Al lavoro dei mesi precedenti nella Provincia di Latina (dal trasporto fino all’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro con l’app FairLabor) oggi – spiega - aggiungiamo 500mila euro del Fondo Sociale Europeo per riconoscere un contributo alle aziende agricole che assumeranno (2.500 € per ogni contratto, fino ad un massimo di 12.500 €), oltre ad un incentivo (7.500 €) per coloro che adegueranno il trasporto alle norme in materia di prevenzione del covid-19”.

“Mediante nuove risorse rafforziamo gli obiettivi nazionali in continuità con il percorso da noi già intrapreso, e puntiamo ad attivare, stabilizzare e mettere in sicurezza i braccianti agricoli.

E’ evidente che la stagione dei raccolti implichi azioni - ancor di più con il coronavirus - per tutelare la salute degli operatori e per evitare che l’emergenza sanitaria possa amplificare le fragilità; con questo stanziamento, che coinvolgerà circa 4.000 persone, - spiega ancora la consigliera Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti - agiamo ancora una volta al fine di far emergere il lavoro irregolare, puntando sull’affermazione dei diritti e sull’emancipazione dei lavoratori. Auspico che ulteriori interventi possano venire dal Governo e che l’attività parlamentare possa migliorare le misure contro lo sfruttamento del Decreto Rilancio; il lavoro da fare è ancora tanto ma siamo sulla strada giusta per il riconoscimento di chi, finora, è stato invisibile”.

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