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Omicidio Gianni, le motivazioni della sentenza: “Di Girolamo premeditò tutto”

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Si è chiuso il processo sull’omicidio del 30enne di Pontinia Marco Gianni, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza dello scorso 21 marzo con la quale la Corte d’Assise, presieduta dal giudice Gian Luca Soana, ha condannato all’ergastolo il 34enne di Pontinia, Riccardo Di Girolamo. Di Girolamo era il marito della compagna di Marco Gianni ucciso per gelosia nel vivaio che gestiva a Borgo San Donato. I giudici – nella sentenza – hanno sottolineato la premeditazione dell’omicidio, rimarcando l’assenza di pentimento e quasi la rivendicazione di quanto fatto da parte del 34enne. Nelle pagine della sentenza, è riportata una lettera scritta dal carcere da Di Girolamo e alcune conversazioni emerse nel processo tra il killer e alcuni famigliari che non avrebbero mostrato alcun pensiero verso la vittima, né scuse o pentimento per i familiari di Gianni.

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