Sarebbero almeno tre i colpi che hanno raggiunto ed ucciso Domenico Bardi, il 41enne di Napoli morto domenica scorsa mentre tentava di rubare in un appartamento di via Palermo, a Latina. E’ l’esito dell’autopsia eseguita ieri alla presenza di due consulenti di parte, di Francesco Palumbo, l’avvocato di Latina che ha fatto fuoco con la sua pistola, e dalla famiglia della vittima. Il medico legale ha detto che ci sono altri accertamenti da fare. I colpi sono però più di due, contrariamente a quanto emerso da un primo esame esterno sul corpo di Domenico Bardi.
Il cadavere presenta inoltre una frattura all’emitorace sinistro, compatibile con una caduta. L’unica certezza è che la morte è stata istantanea. I fori sono inoltre dal basso verso l’alto per posizione della vittima, un elemento quindi compatibile con l’ipotesi che Bardi si trovasse sulla scala quando è stato raggiunto dai proiettili e che sia poi precipitato nel cortile della palazzina. La scala era stata appoggiata dalla banda di ladri per raggiungere il balcone del primo piano e poter entrare nell’appartamento dei genitori di Palumbo.