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Operazione “Ascaris” della Questura di Latina, 500 euro per richiedere il permesso di soggiorno. 4 arresti

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Operazione “Ascaris” della Questura di Latina per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: coinvolto un pubblico ufficiale che per lungo tempo ha lavorato alla Prefettura del capoluogo pontino. La polizia ha eseguito 4 arresti (3 cittadini indiani e un italiano) e un obbligo di firma, mentre la Digos ha condotto accurate perquisizioni. 18 persone risultano indagate. L’indagine, iniziata alla fine del 2018 grazie ad un’intuizione della Polizia Locale, ha fatto emergere che il gruppo finito in arresto chiedeva cinquecento euro per avere la documentazione utile per ottenere il permesso di soggiorno, o per il ricongiungimento dei loro familiari all’estero.  Si è indagato anche su una serie di locazioni fittizie, con dati castali degli immobili inesistenti. Il gruppo realizzava, inoltre, dichiarazioni dei redditi e cessioni contraffatte. A dare la svolta all’inchiesta un testimone. Sono stati accertati almeno 70 casi.

In conferenza stampa il Questore di Latina ha spiegato perché l’operazione si chiama “Ascaris”; prende spunto dal nome di un parassita che si annida in alcuni mammiferi. “Gli arrestati – spiega il questo Michele Spina – si nutrivano dall’interno dei corpi sociali in cui erano inseriti”. Uno di loro, infatti, era stato addirittura un sindacalista per i suoi connazionali.

 

 

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