Scatta l’ordinanza anti botti anche a Lanuvio per salvaguardare anche i nostri amici animali; è stata emanata questa mattina dall’Amministrazione Comunale.
“Ogni anno nella notte di Capodanno – scrive l’Assessore con delega al Decoro Urbano e alle Politiche per gli Animali, Mario di Pietro – assistiamo a un vero e proprio ‘concerto’ di fuochi d’artificio e botti con conseguenze spesso molto gravi per l’incolumità sia delle persone che degli animali.
L’amministrazione Comunale di Lanuvio, nonostante non sia a conoscenza di gravi infortuni relativi allo scoppio di petardi, ha emesso questo mattina un’ordinanza per vietarne e limitarne l’uso. È una misura che abbiamo ritenuto necessaria a tutela dei cittadini, del territorio ma anche dei nostri amici a quattro zampe che soffrono in modo particolare i rumori forti dovuti alle deflagrazioni che avvengono per lo più in simultanea, creando un effetto sonoro ancora più impattante”.
“Nell’ordinanza, quindi, – prosegue – oltre a raccomandare a proprietari di animali domestici di prestare particolare attenzione per evitare fughe o smarrimenti che potrebbero portare a conseguenze più serie, l’Amministrazione Comunale vieta di far esplodere fuochi artificiali, anche quelli cosiddetti di libera vendita, nei luoghi pubblici e nelle aree private assoggettate a servitù di pubblico passaggio.
È inoltre vietato, anche nelle aree private, lo scoppio di fuochi pirotecnici non posti in libera vendita e quello di articoli pirotecnici di tipo teatrale e di altri prodotti per scopi diversi da quelli cui gli articoli stessi sono espressamente destinati. Per i trasgressori è prevista una multa fino a 500€.
Ringrazio il sindaco Andrea Volpi – conclude l’assessore di Pietro – per aver preso atto del problema e aver intrapreso un’iniziativa come questa per evitare spiacevoli inconvenienti che potrebbero rovinare una notte di festa.
Sono estremamente soddisfatto anche per la scelta di tutti i sindaci dell’area dei Castelli Romani che hanno predisposto ordinanze simili. È un segnale importante che determina come tutti i comuni della zona siano sulla stessa lunghezza d’onda rispetto alla tutela del nostro territorio e che si può lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni”.