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Pesce non tracciato in vendita abusivamente sulla banchina del porto di Terracina. Scatta il sequestro.

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Pesce non tracciato in vendita abusivamente sulla banchina del porto di Terracina. Scatta il sequestro. In campo è sceso l’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera. Circa 25 i chili di prodotto ittico finiti sotto sequestro.

I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, durante gli ordinari controlli di polizia in ambito portuale, hanno intercettato e sanzionato un’attività illecita di vendita di pescato condotta abusivamente presso la banchina del porto in assenza delle previste certificazioni ed in violazione delle più basilari norme di conservazione.

Il prodotto della pesca, infatti, per essere destinato alla vendita, deve rispondere ai requisiti di igiene, qualità e tracciabilità in ogni fase della filiera affinché tutte le informazioni attestanti la provenienza legale del pescato siano garantite al cittadino. La mancata osservazione di opportuni accorgimenti e degli adeguati controlli di conservazione e tracciabilità può esporre il consumatore a concreti rischi per la salute.

L’intervento della guardia costiera ha consentito pertanto di interrompere una condotta illecita posta in danno della salute dei cittadini e a discapito degli operatori del settore regolarmente autorizzati alla commercializzazione del prodotto ittico. L’attività di vigilanza e controllo verrà intensificata dalle donne e dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina al fine di garantire la necessaria tutela del consumatore finale.

Si raccomanda, ancora una volta, di acquistare esclusivamente prodotto ittico che assicuri il rispetto della normativa vigente relativa alla corretta tracciabilità del pescato, evitando di acquistare pescato di dubbia provenienza o illecitamente venduto”.

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