Avviati i lavori di dragaggio al porto di Anzio, firmata la concessione per l’area “turistica” del porto. Contestualmente è stato chiesto alla Regione Lazio di autorizzare l’escavo di ulteriori 6.000 metri cubi, utilizzando il ribasso d’asta. “Abbiamo fatto quello per il quale ci eravamo impegnati e in tempi largamente inferiori a quelli che c’erano in precedenza” ha commentato il sindaco, Aurelio Lo Fazio, durante l’odierno Consiglio Comunale.

“Sulla draga, come abbiamo spiegato a più riprese da quando ci siamo incontrati in Regione – ha detto – e concordato, in perfetta sinergia istituzionale, che avremmo eseguito noi i lavori, ci siamo occupati di tutto, dai rilievi batimetrici alle analisi della sabbia, fino a un primo intervento all’imboccatura del porto e adesso a questo che rimuoverà 21.500 a metri cubi di sabbia”.

Il sindaco ha poi ricordato: “Dopo avere individuato l’azienda, mancava un passaggio che la Regione ha fatto settimana scorsa, quindi abbiamo iniziato. Anziché rispondere a chi in questi mesi ha inteso semplicemente polemizzare, parlare di draghe senza alcuna cognizione o di interventi inutili, fatto rilievi singolari, mi piace sottolineare la sinergia istituzionale che ci ha portato a questo risultato”.

“I tempi della procedura, considerata la difficoltà per raggiungere un risultato del genere, sono stati sicuramente celeri” – ha aggiunto il vice sindaco e assessore al Demanio, Pietro Di Dionisio

Rispetto alla concessione per l’area “turistica” del porto, Lo Fazio ha aggiunto: “Abbiamo gestito il bacino portuale rispondendo a centinaia di domande pervenute dopo il bando, molte con errori per i quali abbiamo svolto il soccorso istruttorio, affidando i posti barca in maniera trasparente e senza creare problemi alle casse comunali. Siamo pronti a predisporre un nuovo bando – ha spiegato – e nel frattempo risolveremo anche le vicende relative alle sub concessioni per la cantieristica e le altre attività”.

“La firma della concessione – ha detto il vice sindaco – è l’atto che materialmente mancava, ma ora potremo definire anche le ultime pratiche”.

Avviati i lavori di dragaggio al porto di Anzio, firmata la concessione per l’area “turistica” del porto. Contestualmente è stato chiesto alla Regione Lazio di autorizzare l’escavo di ulteriori 6.000 metri cubi, utilizzando il ribasso d’asta. “Abbiamo fatto quello per il quale ci eravamo impegnati e in tempi largamente inferiori a quelli che c’erano in precedenza” ha commentato il sindaco, Aurelio Lo Fazio, durante l’odierno Consiglio Comunale.

“Sulla draga, come abbiamo spiegato a più riprese da quando ci siamo incontrati in Regione – ha detto – e concordato, in perfetta sinergia istituzionale, che avremmo eseguito noi i lavori, ci siamo occupati di tutto, dai rilievi batimetrici alle analisi della sabbia, fino a un primo intervento all’imboccatura del porto e adesso a questo che rimuoverà 21.500 a metri cubi di sabbia”.

Il sindaco ha poi ricordato: “Dopo avere individuato l’azienda, mancava un passaggio che la Regione ha fatto settimana scorsa, quindi abbiamo iniziato. Anziché rispondere a chi in questi mesi ha inteso semplicemente polemizzare, parlare di draghe senza alcuna cognizione o di interventi inutili, fatto rilievi singolari, mi piace sottolineare la sinergia istituzionale che ci ha portato a questo risultato”.

“I tempi della procedura, considerata la difficoltà per raggiungere un risultato del genere, sono stati sicuramente celeri” – ha aggiunto il vice sindaco e assessore al Demanio, Pietro Di Dionisio

Rispetto alla concessione per l’area “turistica” del porto, Lo Fazio ha aggiunto: “Abbiamo gestito il bacino portuale rispondendo a centinaia di domande pervenute dopo il bando, molte con errori per i quali abbiamo svolto il soccorso istruttorio, affidando i posti barca in maniera trasparente e senza creare problemi alle casse comunali. Siamo pronti a predisporre un nuovo bando – ha spiegato – e nel frattempo risolveremo anche le vicende relative alle sub concessioni per la cantieristica e le altre attività”.

“La firma della concessione – ha detto il vice sindaco – è l’atto che materialmente mancava, ma ora potremo definire anche le ultime pratiche”.