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Presentato ad Aprilia il libro “Eptameron” ispirato al Decameron e realizzato dall’Istituto Comprensivo “Pascoli”.

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L’Istituto Pascoli presenta il libro Eptameron, il moderno novellare. Grande partecipazione ed entusiasmo hanno accompagnato, lo scorso giovedì 26 maggio, l’evento di presentazione del libro ʻEπτάμερον’(Eptameron), realizzato dalle classi 2A, 2B, 2D, 2E, 2G, 2H, 2I, 2L dell’Istituto“Giovanni Pascoli” di Aprilia.

Prendendo spunto dal Decameron, la grandiosa opera di Giovanni Boccaccio, gli alunni si sono calati nelle vesti di nuovi novellieri e hanno dato vita ad una raccolta di novelle, articolata in sette“giornate”.

Come i giovani dell’ “onesta brigata” nel 1348 si erano ritirati in un casolare di campagna per sfuggire alla pestilenza che imperversava su Firenze, trascorrendo i loro pomeriggi a raccontare novelle, così gli studenti sono stati chiamati a raccontare e a raccontarsi, parlando dei temi che maggiormente stanno loro a cuore, esprimendo il loro vissuto di adolescenti “ai tempi del covid”.

Per sette settimane, infatti, a turno, è stato eletto un re o una regina che ha avuto il compito di scegliere e di proporre ai compagni un argomento su cui poter riflettere, confrontarsi e scrivere.

Libertà, Amicizia, Vita ai tempi del covid, Sport, Amore, No al razzismo, Istruzione: questi i temi scelti dai ragazzi.

Alcuni hanno collaborato maggiormente alla parte testuale, altri alla parte grafica, altri hanno ricostruito e interpretato, attraverso scatti fotografici, alcune scene dell’opera originale di Boccaccio, dopo un accurato studio degli ambienti, dei personaggi e dei costumi.

Il progetto che ha dato vita alla realizzazione del libro è stato curato dalla professoressa Loredana Melgiovanni, in collaborazione con alcuni insegnanti delle classi menzionate: prof. ssa Maria Lipani, prof.ssa Cristiana Valentinetti, prof. Michele Cascone, prof.ssa Anna Pugliese, prof.ssa Gledis Baravelli, prof.ssa Gaia Donno, prof.ssa Maria Rosaria Cipriani, prof.ssa Claudia Mammucari, prof.ssa Alessandra Scena che ha seguito, in modo particolare, la realizzazione  della copertina del libro, ad opera di alcuni alunni della classe 2I; ha catturato inoltre i momenti salienti della serata con i suoi scatti fotografici.

I ragazzi hanno aderito al progetto con straordinario entusiasmo, realizzando testi interessanti e originali nel contenuto e opere grafiche particolarmente espressive: nel piazzale antistante la scuola è stata perciò allestita per l’occasione un’esposizione dei loro disegni e lavori. Pannelli e banchetti espositivi “a tema”, hanno raccontato, ancora una volta, con un linguaggio figurativo, il mondo dei ragazzi, fatto dei loro sogni, delle loro esperienze, delle loro speranze per il futuro, con l’augurio che sia migliore per tutti.

 I presenti hanno avuto modo anche di apprezzare un “quadro vivente”, rappresentante Giovanni Boccaccio e i giovani dell’ “onesta brigata”, vestiti in abiti trecenteschi.

La serata ha preso l’avvio con un discorso introduttivo di Sabrina Braga, presidente dell’associazione “Noi, i libri e…” che ha presentato il progetto; a seguire un breve ma intenso discorso del dirigente scolastico dell’Istituto, professor Ciro Scognamiglio, il quale ha sottolineato l’importanza dell’evento e del progetto: “Questo evento già dall’inizio ha provocato forti emozioni e sensazioni in tutti noi. Le parole che mi vengono in mente per cercare di dare voce a queste emozioni sono innanzitutto insieme e presenza. Oggi c’è un forte senso di festa e di rinascita legato al ritrovarsi, allo stare di nuovo insieme. E poi mi viene in mente anche la parola dono.  I ragazzi, con gli scritti raccolti nel libro “Eptameron” che oggi ci viene presentato, donano a tutti noi le proprie emozioni, le proprie esperienze, qualcosa del proprio vissuto”.E in effetti il piazzale pieno di gente, pieno di gioia, ha comunicato una sensazione di rinascita, di festa, di ritrovata libertà.

Presente all’evento anche l’assessore alla cultura, Gianluca Fanucci, il quale ha apprezzato i lavori svolti dai ragazzi ed esposti ai lati del piazzale el’organizzazione dell’evento. Successivamente è intervenuto sul palco “Giovanni Boccaccio”, interpretato da un alunno della classe 2H, che ha descritto l’opera.

È iniziata poi la lettura di alcune novelle, una per ciascuna “giornata”, ovvero per ciascuno degli argomenti affrontati, preceduta da una breve presentazione, a cura del re o della regina di turno. Dai racconti dei ragazzi, sono emerse riflessioni profonde su temi fondamentali.

La Vita ai tempi del covid è stata un’esperienza che per sempre ha segnato le loro vite: quel 6 marzo 2020, che era sembrato loro l’inizio di un inaspettato periodo di vacanza, si era poi trasformato in un serrato lockdown. In quel periodo sono stati rivalutati temi importanti, dati a volte fin troppo per scontati: la Libertà, e non solo di poter uscire, ma di poter disporre della propria vita, di fare scelte consapevoli e di prendere decisioni in autonomia; gli affetti, quindi l’Amore e l’Amicizia, che sono i punti di riferimento importanti delle nostre vite e particolarmente sentiti nel periodo dell’adolescenza; l’Istruzione, della quale hanno riconosciuto il valore proprio per il fatto di essere stati allontanati dalla scuola e di essere stati costretti a seguire le lezioni a distanza. Infine,si è parlato di Sport, anch’esso compromesso dal periodo della pandemia e fondamentale nella vita dei ragazzi, e di Razzismo, un atteggiamento dal quale ci si sente spesso immuni, ma che si nasconde e riemerge in forme infide e in tante microscopiche sfaccettature.

La serata è stata allietata anche da alcuni canti realizzati dal coro d’Istituto, diretto dal maestro Rita Nuti, in collaborazione con la professoressa Maria Paola Pedditzi.

Dopo la fine della maratona di lettura, sono state consegnate le copie del libro, da parte dei “re” e delle “regine”, alle autorità, al dirigente, agli insegnanti; poi sono stati donati dai docenti dei segnalibro-ricordo a tutti gli alunni che hanno collaborato al progetto.

Infine, sulle note della canzone di Jovanotti Viva la libertà, alunni, insegnanti, genitori, hanno cantato insieme e battuto il ritmo con le mani, riempendo il piazzale di note, colore, gioia, in una finalmente ritrovata sensazione, appunto, di libertà.

Una serata emozionante che ha lanciato anche un segnale di rinascita, di ripresa delle attività laboratoriali ed extracurriculari dopo tre anni di pandemia, durante i quali la scuola ha mantenuto comunque la sua funzione educativa, ma è stata privata dei suoi momenti più belli di creatività, di socialità, di condivisione e di festa.

Con la realizzazione di questo libro, l’Istituto Pascoli ha voluto dare voce proprio ai ragazzi, che sono i veri protagonisti della scuola, ha voluto raccogliere i loro pensieri e i loro umori, nella certezza che la lettura ha un valore salvifico, e che l’istruzione, anche nei tempi più difficili, come disse Nelson Mandela “è l’arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo”. Malala Yousafzai aveva detto: “Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente. Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”; ed è questo l’invito che l’Istituto Pascoli ha voluto rivolgere ai ragazzi di oggi e di domani.

Un ringraziamento speciale va al dirigente scolastico, prof. Ciro Scognamiglio che ha sostenuto e reso possibile la realizzazione del progetto e dell’evento finale; a tutti gli insegnanti già citati che hanno curato la composizione del libro; al professor Garolla che si è occupato dell’organizzazione tecnica della serata, al Comune di Aprilia, che ha patrocinato l’evento, all’assessore alla Cultura che ha reso omaggio con la sua presenza, ai genitori per la loro partecipazione e soprattutto ai ragazzi, veri autori del libro e protagonisti dell’evento.

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