Presunti dissidi di vicinato, a Fondi ieri pomeriggio si è sfiorata la tragedia: un uomo di 45 anni, dopo una violenta discussione con il suo vicino di casa, ha preso una tanica di benzina e gliel’ha versata addosso, minacciando di dargli fuoco con un accendino. Solo la prontezza della vittima, che si è recata in ospedale, al “San Giovanni di Dio”, in forte stato di agitazione, ha evitato che la situazione degenerasse del tutto. Una volta raccolta la testimonianza dell’uomo, gli agenti hanno rintracciato presso la sua abitazione il responsabile, ancora in possesso dei vestiti intrisi di benzina, di una tanica e di un accendino. Il 45enne è stato arrestato. La Polizia, ora, dovrà accertare le motivazioni del folle gesto, sebbene non è da escludersi che sia riconducibile, appunto, a dissidi di vicinato”.
La vittima – completamente intriso di liquido infiammabile – raggiunta in ospedale dalla Polizia, aveva riferito che poco prima un suo vicino di casa, dopo averlo inseguito e apostrofato con frasi ingiuriose, era sceso dalla propria auto e, prelevata un tanica riposta nel bagagliaio, gli rovesciava addosso l’intero contenuto, successivamente accertato essere benzina.
L’aggressore quindi ha estratto un accendino dalla tasca dei pantaloni, esclamando prima “ora ti dò fuoco proprio”, per poi aggiungere che nel corso della serata la vittima avrebbe ricevuto una “visita”, termine volutamente utilizzato con un evidente contenuto minatorio. L’aggredito è riuscito a sottrarsi all’aggressione, per poi dirigersi autonomamente presso il citato ospedale.
Altro personale della Squadra di Polizia Giudiziaria è intervenuto presso l’abitazione dell’aggressore, identificandolo per R.A., di 45 anni, il quale, sorpreso con indosso solamente gli slip, era intento a lavare gli indumenti poco prima indossati evidentemente allo scopo di cancellare le tracce del gesto criminale.
Sono stati raccolti ulteriori elementi probanti la responsabilità dell’uomo, quali l’accendino e la tanica, condivisi con il Pubblico Ministero di turno, all’esito dei quali R.A. è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria in regime di arresti domiciliari in attesa della prevista udienza di convalida. Sono in corso ulteriori investigazioni volte ad accertare le motivazioni del folle gesto, sebbene non è da escludersi che il tutto sia riconducibile a dissidi di vicinato.