Processo per la morte del bracciante indiano Satnam Singh, deceduto dopo un grave infortunio nelle campagne di Borgo Santa Maria e abbandonato – con un braccio amputato – dal suo datore di lavoro davanti casa, a Cisterna. Questa mattina si è tenuta la seconda udienza presso la Corte d’Assise del Tribunale a Latina. Sul banco degli imputati l’imprenditore agricolo Antonello Lovato, al quale viene contestato il reato di omicidio volontario con dolo eventuale.

Cinque Carabinieri sono stati ascoltati come testimoni ed anche il proprietario di casa della vittima, che quel giorno – era il 19 giugno del 2024 – vide arrivare il furgone di Antonello Lovato con a bordo Satnam Singh agonizzante, assieme alla moglie.
Lovato quel giorno avrebbe riferito al proprietario di casa, che domandava perché avesse portato lì il bracciante ferito, che i due “non erano in regola”. Uno dei carabinieri ascoltati ha invece riferito di aver trovato il furgone, poi sequestrato, già ripulito e lavato. Definito “artigianale”, inoltre, il macchinario avvolgi-plastica che causò il ferimento del bracciate.
Il prossimo 15 luglio, alle 9.00, si terrà la prossima udienza. Saranno ascoltati i testimoni dell’accusa.