Processo “Reset” della DDA, non viene riconosciuta l’associazione mafiosa. Condanna solo per 7 imputati, con pene sensibilmente ridotte, gli altri vengono 24 assolti. La lettura della sentenza, in Tribunale a Latina, ieri sera attorno alle dieci, dopo una camera di consiglio fiume durata circa 10 ore. In Aula gli applausi da parte degli imputati e dei loro familiari.
La richiesta di pene totale era di 412 anni, per i reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso ed l’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, anche questa aggravata dal metodo mafioso. Le condanne complessive, invece, ammontano a 50 anni.
I giudici non hanno riconosciuto l’aggravante mafiosa e neanche l’associazione a delinquere. Tra i 7 imputati condannati, le pene più alte sono state inflitte ad Angelo Travali (12 anni e 3 mesi), Salvatore Travali (a 10 anni), Angelo Morelli (a 10 anni) e Costantino Cha Cha Di Silvio (condannato ad 8 anni e 4 mesi).
Tra i 24 assolti, invece, figurano Alessandro Zof e Luigi Ciarelli. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza.