E’ stata la riforma Nordio a cancellare il reato di abuso d’ufficio. Dettaglio di non poco conto che ha portato all’estinzione del reato contestato a Valerio Valeri, ex amministratore della Progetto Ambiente, società che ad Aprilia si occupa della raccolta rifiuti. E’ tutto nella sentenza decisa dal collegio del Tribunale di Latina presieduto dal giudice Soana. Valeri – difeso dagli avvocati Francesco e Camillo Autieri – ha guidato la partecipata fino all’aprile 2022. Il verdetto dei giudici ha sancito la legittimità della riforma Nordio e ha confermato l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio: secondo l’accusa Valeri e la stessa azienda avevano fatto ricorso ad affidamenti diretti ad altre società per alcuni lavori e per le forniture, invece di utilizzare risorse interne. All’ex amministratore viene contestato anche l’uso di mezzi a noleggio per brevi periodi con un aggravio di spese per la Progetto Ambiente e il ricorso a personale interinale senza far riferimento a quello interno.
Ravvisando un probabile danno erariale, contestualmente era stato avviato anche un procedimento davanti alla Corte di Conti. La Corte però non ravvisò nessuna conseguenza per le casse comunali.
Secondo il decreto di archiviazione “non si ravvisano danni alle casse pubbliche e si evidenzia che le decisioni prese, in particolare per quanto riguarda il ricorso a brevi periodi di noleggio dei mezzi, fossero dettate dal fatto che si allargava costantemente la nuova raccolta porta a porta sul territorio”. E’ sicuramente vero – ha spiegato il Procuratore – che noleggiare dei compattatori o dei mezzi per la raccolta per uno o due mesi costa di più che farlo per tre anni, ma è anche vero che la Progetto Ambiente non poteva programmare a lungo termine considerata le risorse limitate a sua disposizione. Inoltre, al contrario quanto inizialmente ipotizzato, si è chiarito che le scelte dell’azienda e in particolare di Valeri hanno portato – alla fine – ad un risparmio per il Comune di Aprilia di 600mila euro.