Questa domenica ad Aprilia, in Piazza Roma, un presidio della sinistra contro il riarmo dell’Unione Europea.

Questa domenica ad Aprilia, in Piazza Roma, un presidio contro il riarmo dell’Unione Europea. Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista hanno organizzato un presidi...

A cura di Redazione
12 aprile 2025 13:05
Questa domenica ad Aprilia, in Piazza Roma, un presidio della sinistra contro il riarmo dell’Unione Europea. -
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Questa domenica ad Aprilia, in Piazza Roma, un presidio contro il riarmo dell’Unione Europea. Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista hanno organizzato un presidio cittadino - in Piazza Roma, dalle 9.00 alle 12.00 - “per dire no alle politiche di riarmo dell’ Unione Europea e per rompere il suo silenzio complice sulle atrocità commesse dallo Stato di Israele contro la popolazione palestinese”.

Questa domenica 13 aprile, - si legge nella nota - invitiamo organizzazioni politiche, associazioni e cittadini in Piazza Roma, per gridare che gli 800 miliardi di euro a debito previsti dai piani bellicisti di Ursula Von Der Leyen saranno 800 miliardi sottratti allo stato sociale, alla sanità, all'educazione, al lavoro,  alle misure per la giustizia climatica, ad esclusivo vantaggio della lobby delle armi.

Nessun altro ne beneficerà, infatti: non la popolazione ucraina, a cui servirebbe, piuttosto,  una decisa iniziativa diplomatica europea volta a sollecitare un cessate il fuoco totale e duraturo; non i cittadini degli stati membri, che dovranno in un prossimo futuro ripianare il debito contratto con tagli indiscriminati a voci fondamentali di bilancio, con politiche di ancor maggiore austerità e immediate ricadute anche sulla qualità della vita a livello locale e sul potere di spesa  degli enti territoriali.

L'Europa che sta costruendo questo sistema capitalistico in crisi permanente - prosegue la nota -  è un’Europa dominata dalla paura e dalla paranoia, contrassegnata dalle diseguaglianze economiche tra Stati membri e tra cittadini di uno stesso Stato,  con più muri e confini, economici e fisici, in aperto contrasto con quel sogno europeo di integrazione, fratellanza e pacifismo nato a Ventotene, di cui oggi ci si riempie a sproposito la bocca.

Sogno negato in radice anche dal silenzio complice della UE rispetto al massacro indiscriminato perpetrato a Gaza e in Cisgiordania, dallo Stato di Israele in danno del popolo palestinese.

Non una sola parola è stata spesa dalle istituzioni europee per chiedere l'immediata cessazione del genocidio in corso, non una sola iniziativa diplomatica è stata neppure ipotizzata per pervenire, almeno, al ristabilimento di condizioni minime di sicurezza tali da consentire l'ingresso degli aiuti umanitari sospeso da settimane.

Un'Europa Unita nel volgere lo sguardo da un'altra parte, mentre un intero popolo viene spazzato via, non è l'Europa che vogliamo. Vi aspettiamo tutti e tutte questa domenica 13 aprile. Fermiamo le guerre, fermiamo il genocidio, fermiamo il riarmo”.

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