Nonostante la giovane età, erano diventati il terrore degli avventori di un distributore di carburante sulla Pontina, nella zona di Castel Romano vittime – dallo scorse mese di luglio – di una serie di furti, rapine ed aggressioni. Dopo mesi di indagini, gli agenti del Commissariato di Spinaceto sono riusciti a catturare una baby gang e ad incastrare il “capo”, un ragazzo di appena 15 anni. Il giovane, individuato nel vicino campo rom, è finito in manette; due misura cautelari sono state emesse nei confronti di un altro 15enne e di un 13enne, anche loro appartenenti al campo nomadi. Le indagini della Polizia sono partite dopo una serie di denunce da parte delle vittime. La maggior parte dei crimini venivano commessi durante l’orario di chiusura della stazione di rifornimento: in molti si erano visti rapinare l’auto, sotto la minaccia di armi, denaro contante o avevano subito aggressioni fisiche.
“Secondo quanto riferito dalle vittime – si legge in una nota della Polizia – i tre, giovanissimi, di etnia rom, portavano a termine i loro colpi durante l’orario di chiusura della stazione di rifornimento, in alcuni casi fingendo di voler aiutare gli automobilisti per poi strappare dalle loro mani il danaro oppure, con un collaudato gioco di squadra, distraendo le loro vittime per rubavano il veicolo, fuggendo subito dopo verso il vicino campo nomadi, dove riuscivano a far perdere le loro tracce.
Non solo, il branco non esitava a compiere rapine con la minaccia di armi, coltelli o con vere e proprie aggressioni fisiche.
L’attività investigativa degli agenti della Polizia di Stato è apparsa subito difficile, sia per la estrema difficoltà di effettuare appostamenti in un luogo “aperto”, lontano da abitazioni, nelle vicinanze di una via ad elevato scorrimento, sia perché le azioni dei tre minori erano rapidissime, e si concludevano con la fuga verso il campo nomadi dove trovavano complicità.
Alla fine, però, l’attività dei poliziotti ha dato i suoi frutti ed i tre sono stati identificati. L’autorità giudiziaria, poi, concordando con le risultanze investigative acquisite, ha emesso nei confronti dei tre, due 15enni ed un 13enne, le misure cautelari, grazie alle quali è stato tratto in arresto quello che può considerarsi il “capo” della baby gang, il quindicenne descritto come colui che dirigeva ed effettuava in prima persone dei veri e propri raid”.