Rifondazione comunista di Anzio invita tutti i cittadini e le cittadine di Anzio e Nettuno a prendere parte alla manifestazione che si terrà ad Anzio, sabato 17 maggio, in Piazza Garibaldi a partire dalle ore 17:00.
La manifestazione ha lo scopo di informare la cittadinanza che l’8 e il 9 giugno prossimi si voterà per i 5 Referendum proposti dalla CGIL, nonché a spiegare le ragioni per votare convintamente per 5 SI.
Di contro alla coltre di silenzio che i mass-media nazionali e le Istituzioni hanno steso su tale momento di partecipazione politica, non possiamo che sollecitare la cittadinanza tutta a partecipare in massa, ad ascoltare le ragioni del SI, a dimostrare che non si rinuncia al diritto/dovere di esercitare il proprio voto, di contro alle nefaste dichiarazioni di alcune alte cariche dello Stato che invitano a disertare le urne.
La classe politica al governo oggi, non solo ci invita a “sputare” su quel diritto di voto conquistato col sangue della Resistenza, ma dichiara spudoratamente, che l’attuale legislazione sul lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è la migliore possibile. Secondo costoro cancellare la norma che abolisce la reintegra nel posto di lavoro di lavoratori e lavoratrici licenziate illegittimamente è cosa errata. Secondo costoro cancellare la norma che prevede di poter licenziare pagando solo un tot di mensilità al lavoratore/trice è cosa errata. Secondo costoro estendere la corresponsabilità tra appaltatore e sub appaltatore in materia di sicurezza sul lavoro è cosa errata. Secondo costoro eliminare la norma che permette l’assunzione a tempo determinato senza alcuna motivazione, è cosa errata.
Una civiltà del lavoro in cui la dignità, la sicurezza e il rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici, è un atto imperativo al quale non ci si può sottrarre in nome del profitto: per questo correggiamo quelle leggi, cancellando le norme che rendono il lavoro precario, indegno, insicuro, andiamo a votare 5 SI.
Infine, ma non per minore importanza, invitiamo a votare SI anche per il referendum che accorcia i tempi per accedere alla cittadinanza: in un paese civile il numero di coloro che vivono al di fuori dei “diritti di cittadinanza” deve essere potenzialmente azzerato, per sottrarli ai ricatti dei padroni e della criminalità, e farli partecipare alle scelte pubbliche del luogo ove vivono e lavorano.