Richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco Terra, la lista “Aprilia Possibile” commenta la recente notizia e invita sindaco e giunta a dimettersi “per ipocrisia aggravata. Un’ipocrisia che assolve sempre sé stessi e condanna gli altri. “La richiesta di rinvio a giudizio per truffa e falso ideologico – sottolinea Aprilia Possibile – è, oggettivamente, un fatto grave che il Sindaco non può affrontare con sufficienza e leggerezza. A pochi mesi dalle elezioni, la Città si ritrova come ricandidato un sindaco imputato”.
Già, perché è così che si chiama colui sul quale pende una richiesta di rinvio a giudizio. Un fatto non certo esaltante che non rafforza l’immagine né della Giunta né della Città. Un fatto che, in realtà, da solo, non basterebbe in un Paese garantista, a chiedere delle dimissioni che il Sindaco Terra è però giusto che rassegni.
Aprilia Possibile infatti non intende sostituirsi alla magistratura né invitare il Sindaco ad andare a casa per una richiesta di rinvio a giudizio che il GUP potrà confermare o meno. Noi chiediamo invece le dimissioni al Sindaco e ad un’intera classe dirigente per ipocrisia aggravata. Un’ipocrisia che assolve sempre sé stessi e condanna gli altri.
Infatti il Sindaco e molti dei suoi consiglieri più vicini, Marchitti ad esempio, – prosegue Aprilia Possibili – li ricordiamo molto bene a fare i populisti sugli altri, ad ergersi a moralizzatori della Città. A chiedere dimissioni, a fare barricate, a pretendere moralità su semplici indagini. Sceriffi quando gli altri sono indagati, garantisti quando loro sono addirittura imputati.
Un atteggiamento inaccettabile, figlio di una ipocrisia arrogante che condanna l’altro e assolve sé stesso. Sempre. Ecco perché il Sindaco, per noi, deve davvero dimettersi: perché la coerenza è una virtù che dovrebbe possedere chiunque ricopra una carica pubblica. Insieme alla capacità di governare. E a noi sembra che, oggettivamente, scarseggino entrambe.