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Rifiuti ad Aprilia dalla Capitale, il Presidente della Provincia, Stefanelli: “Ci serve un’Ato provinciale per evitare il conferimento da altri territori”.

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Gerardo Stefanelli

Conferimento presso l’impianto di Aprilia di rifiuti provenienti dalla provincia di Roma. Interviene il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli: “la polemica esplosa nuovamente in questi giorni – dice – ci riporta ancora una volta alla necessità di procedere con l’istituzione di un’Ato provinciale dei rifiuti per il territorio pontino. Questo, per evitare il conferimento da altri territori”. Sul tema rifiuti – secondo Stefanelli – non si può continuare a subire decisioni dall’alto. “C’è la necessità di organizzare l’intera materia in un’ottica prettamente provinciale – ha aggiunto – individuando i siti di trattamento e potenziando al massimo la raccolta differenziata.

Il presidente Stefanelli interviene così sulla vicenda dell’ennesimo ‘trasferimento’ di rifiuti indifferenziati romani presso l’impianto pontino, nell’ambito dei poteri decisionali della Regione quale ente competente al rilascio e alla gestione delle autorizzazioni integrate ambientali alle società che trattano quantitativi superiori ai limiti fissati dalle norme in materia.

“La competenza in materia di AIA, disciplinata dal Codice dell’Ambiente – ricorda Stefanelli – è ripartita tra Regioni e Stato e con la legge regionale del 2011, la Regione Lazio si è riservata la competenza al rilascio delle sole AIA relative agli impianti di gestione dei rifiuti, delegando alle Province l’autorizzazione per tutti gli altri.

Pertanto nel caso di specie la Provincia non detiene alcuna competenza in materia, neanche sotto gli aspetti ambientali (aria acqua etc.) ma solo per le competenze demaniali. Resta il fatto che sul tema dei rifiuti non possiamo continuare a subire decisioni che pesano sul nostro territorio: c’è la necessità di organizzare l’intera materia in un’ottica prettamente provinciale individuando i siti di trattamento e potenziando al massimo la raccolta differenziata.

Soltanto in questo modo – conclude – saremo in grado di gestire in maniera autonoma i nostri rifiuti in un’ottica nuova ma questo risultato è raggiungibile soltanto con l’approvazione da parte della Regione, che finora è rimasta silente, di una legge per l’istituzione degli Ato”.

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