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Sagre e feste della polenta a Sermoneta: si inizia domenica 13 gennaio a Doganella di Ninfa.

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Sagre e feste della polenta a Sermoneta: si inizia domenica 13 gennaio a Doganella di Ninfa. Alle sei del mattino, nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Assunta, inizierà la preparazione del prelibato piatto invernale. Alle 9.30 partirà la processione dei trattori per le vie del borgo e a seguire ci sarà la messa. Subito dopo verrà dato il via alla distribuzione della polenta con sugo di salsicce.

Tornano come ogni anno a Sermoneta la sagra e le feste della polenta, una tradizione secolare che celebra il piatto tipico invernale dei monti Lepini, in occasione di Sant’Antonio Abate. A differenza degli altri anni, in questo 2019 i weekend di festa partiranno domenica 13 gennaio con Doganella di Ninfa, mentre al centro storico di Sermoneta la sagra è in programma per il 20 gennaio. A seguire le feste della polenta si sposteranno a Tufette (27 gennaio), Sermoneta Scalo (3 febbraio) e Pontenuovo (10 febbraio).

A Doganella la macchina organizzativa è già in moto. La popolosa borgata stretta tra Cisterna e Sermoneta ha predisposto un programma che incrocia la tradizione religiosa con quella enogastronomica.

Si inizierà la giornata alle ore 6 di domenica 13 gennaio nel piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Assunta con la preparazione della polenta; alle 9,30 partirà la processione dei trattori per le vie del borgo, mentre alle 10,50 dal piazzale Conte Luigi Galamini la statua sarà portata in Chiesa a spalla per la messa. A seguire inizierà la distribuzione della polenta con sugo di salsicce. Alle ore 15 ci sarà l’intrattenimento degli ospiti e alle 18 di nuovo la Messa. Il ricavato della festa verrà utilizzato per opere parrocchiali e di beneficenza.

Le tracce storiche della sagra di Doganella si hanno a partire dalla fine della II guerra mondiale. La prima foto è del 1954; negli ultimi anni, la festa ha avuto un toccante momento religioso, culminato nella processione del patrono nelle campagne, scortato da numerosi parrocchiani sui loro trattori, a testimoniare la protezione del Santo sugli animali e le campagne.

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