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“San Valentino, ai miei coetanei dico: scegliete di amare la vita”. La lettera di un 20enne di Aprilia che fa riflettere

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Riceviamo e pubblichiamo, con piacere, la lettera che Simone – 20 anni, di Aprilia – ci ha inviato. Ci ha chiesto di diffonderla proprio oggi, giorno di San Valentino. A nostro avviso quanto scrive Simone rappresenta un vero inno alla vita: con tutte le difficoltà, le delusioni, la paura di non farcela, ma anche  con tutte le soddisfazioni e le sorprese, non possiamo fare a meno di percorrerla con coraggio. Amare la vita è sempre il punto di partenza per tutto. Grazie Simone, ci hai regalato un pezzo di te. Lo accogliamo con gioia.

Di seguito la lettera:

“Ciao a tutti mi chiamo Simone S. un ragazzo di Aprilia, amante della natura e della semplicità.

L’opera Girl with a balloon dello street artist Banksy

Mi sento libero di dire che fortunatamente, appartengo a quella “classe sociale” di ragazzi, che preferisce suonare un pezzo di Battisti sulla riva del mare (magari con un bel tramonto, insieme agli amici), piuttosto che ballare in discoteca.

Credo che la mia generazione – più o meno – di ventenni, sia in grado di percepire la bellezza della SEMPLICITA’, come un Meles meles (tasso), la bellezza di un tramonto.

Nonostante ciò, non mi sento completo. La mia vita sta andando di pari passo verso il baratro. Quasi tutte le sere, ho quel pensiero fisso in testa di buttarmi dalla finestra.

Può effettivamente sembrare un paradosso, un ragazzo così giovane, ha già così tanti problemi da volersi uccidere?

Per chi afferma questo, posso rispondere dicendo: la vita non è facile per nessuno, ma pensare che i problemi siano solamente frutto di: tasse, affitti, mutui, stipendi, pensioni e chi più ne ha più ne metta, siamo un mondo di stolti.

Io, essendo un oramai ventenne, capisco che la vita riserva cose meravigliose (ne ho la prova tatuata sul mio braccio sinistro: LA VIE EST ART) ma so anche, per mia grandissima sfortuna, che riserva cose ancor più peggiori.

Sono circa due anni – potrei sbagliare -, che sono in una fase di “depressione maggiore”. Ciò è stato causato da molti eventi, perlopiù appartenenti all’argomento psiche, come famiglia, amici, amore, quindi rapporti con il mondo esterno, fino a propagarsi come un fumo nero (rappresentante una sorta di demone), all’interno del mio corpo.

Questa storia in realtà va avanti da ben più di due anni, ma quando ho cominciato a sentire i veri problemi, gli anni precedentemente scritti sono il punto di partenza di tutto questo mio malessere.

Ho sempre un grande fastidio allo stomaco, come se ci vivesse qualcuno; ho visitato medici, fatto gastroscopie ed eco addomi e l’unica risposta è stata: Simone hai un leggera gastrite.

Per più di tre anni, forse anche quattro, ho frequentato una bravissima psicologa, la Dott.sa Isabella Emilia Nastasi. Una manna dal cielo, volendo esagerare, almeno su molte faccende. Mi ha aiutato molto, perlopiù come motivatore, ma erano particolari le sue parole, perché riusciva ad entrare nella mia testa e nel mio corpo in un modo che oserei definire magico.

Ho abbandonato la scuola – come struttura – al 4° anno, ora studio in casa, tramite una preparazione online, per poi sostenere degli esami di maturità.

Perché? Verrebbe da chiedersi. Beh, la mia vita, ultimamente – come già anticipato prima -, sta avendo molte difficoltà. Ho avuto, come conseguenza di un “piccolo” trauma recente, una regressione “infantile” e ciò mi ha portato ad uno stato di panico totale e ansia perenne. Di conseguenza, non posso stare lontano dai miei familiari o, non potevo, stare lontano dalla mia, ormai, ex ragazza.

Ma arrivando al nocciolo della questione.

Proprio l’ultima persona nominata, Chiara. Un nome bellissimo che secondo me, rispecchia a pieno le sue caratteristiche. Eravamo insieme da ben tre anni. Dopo molto tempo passato insieme, era diventata il mio angelo custode, un punto di riferimento a cui non potevo rinunciare e anche ora. Questo fortunatamente, era una cosa contraccambiata, poiché anche per lei lo ero. Siamo praticamente cresciuti insieme; lei questo mese compirà 18 anni e siamo insieme da quando lei, anagraficamente, ne aveva ancora 14, ed io 17 da poco compiuti.

Mi trovo in una situazione di malessere totale, non ho più amici, fortunatamente ho la mia famiglia che mi sta accanto, ma LEI… lei era la cura alla mia depressione, alla mia ansia e ai miei attacchi di panico, presenti ogni giorno, dai primi momenti in cui mi sveglio.

Sono sotto pasticche antidepressive per: Depressione maggiore e panico e gocce ansiolitiche, per l’ansia perenne, da un bel po’ di mesi e sfortunatamente abbiamo dovuto aumentare il dosaggio di tutti e due i farmaci, soprattutto da quando ho auto un secondo abbandono da parte di miei – apparentemente – falsi amici e abbandono da parte di Chiara.

Spero che questo “racconto” possa suscitare nelle persone la voglia di vivere, perché penso che sia l’avventura più bella. Spero che i ragazzi riescano ad apprezzare la bellezza della vita e che la vivano a pieno, senza l’uso di alcool o droghe (anche se leggere). Ho fumato marijuana per ben 6 anni e posso assicurare che il divertimento è aldilà dello sballo. Il divertimento è stare con gli amici a fare una grigliata, stare con la propria famiglia a giocare a tombola … Il vero divertimento sta nella SEMPLICITA’.

“La vita non è una sola, la vita è tutti i giorni”.

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