Un tentativo di truffa ad una donna di 64 anni è stato commesso a Genzano. Modalità simili a quelle che in questi giorni si sono verificate a Cori e che hanno visto l’immediato intervento dei carabinieri di Aprilia. (In entrambi i casi i truffatori sono stati arrestati e il maltolto è stato restituito)
La figlia della 64enne di Genzano ci ha raccontato come è andata: “Una bruttissima esperienza – spiega la ragazza – mia madre è stata contatta telefonicamente a casa. Sapevano nome e cognome di mia madre e ci hanno riferito allarmandoci che mio fratello aveva tamponato un motociclista in via Pizzicannella perché era al cellulare. Ci hanno poi detto che era stato portato in caserma, dai carabinieri, e che rischiava dai 3 mesi ai sei anni di reclusione. Mio fratello invece era al lavoro, grazie all’aiuto di un amico siamo riusciti a ricostruire i fatti e a non cadere nel raggiro. Queste persone sono molto insistenti, parlano velocemente, e cercano il modo più rapido per spaventare le vittime: a mia madre hanno chiesto 5.600 euro, da inviare con tre vaglia postali. L’uomo al telefono poi ha chiamato più volte, fingendosi prima avvocato e poi i carabinieri. Raccontando tra l’altro versioni diverse dell’incidente in cui sarebbe stato coinvolto mio fratello. Quando poi abbiamo chiesto di parlare con lui e abbiamo detto che saremmo andati sul posto chiamando la polizia, i truffatori hanno riattaccato. Per fortuna questa storia si è conclusa positivamente, ma siamo ancora scossi per l’accaduto. Vogliamo riportare la nostra disavventura affinché nessuno cada in questo raggiro. Penso alle persone anziane che sono sole e che non possono contare su qualcuno per difendersi, fate molta attenzione”.