Maltrattava e picchiava con calci e pugni la moglie da lungo tempo, anche alla presenza della figlia di soli 7 anni. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Terracina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la Misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare nei confronti di un cittadino originario dell’India di 48 anni. L’uomo era già stato arrestato lo scorso mese di novembre per maltrattamenti in famiglia. La donna, in un caso, era anche finita in ospedale.
In quell’occasione aveva cercato di introdursi all’interno dell’abitazione della moglie, con la quale è in fase di separazione, tentando di aggredirla. Nella circostanza la donna, che si era rivolta al Commissariato di Terracina, aveva denunciato i continui soprusi cui era sottoposta alla presenza della figlia di anni 7 con la quale era costretta a vivere nel terrore.
Le conseguenti indagini avviate dagli uomini del Commissariato di Terracina, anche con servizi di osservazione e controllo, volti a tutelare la malcapitata vittima, avevano consentito di cogliere lo stesso in flagranza di reato, arrestandolo.
Il cittadino indiano si era reso responsabile di azioni analoghe, sempre nei confronti della moglie, quando anni addietro erano residenti in un’altra città. La donna, percossa con calci e pugni era finita anche in Ospedale a causa di una ferita lacero contusa ad una gamba, quando il marito, in preda ad uno dei suoi raptus, l’aveva colpito anche con un piatto in ceramica.
I successivi accertamenti effettuati dalla Squadra Anticrimine hanno consentito di ricostruire in maniera dettagliata le continue e reiterate condotte violente ed aggressive poste in essere nell’ultimo anno. Gli elementi raccolti hanno consentito al G.I.P. del Tribunale di Latina, Dott. Gaetano Negro, di concordare con le richieste del P.M. Dott. Marco Giancristofaro, rilevando comportamenti gravi che lasciano presagire la reiterazione delle condotte contestate all’uomo, sia per la violenza d’impeto manifestata sia per il clima di tensione procurato al nucleo familiare.
La persistenza e l’uso di ogni forma di violenza fisica e morale essendo sintomatici di una personalità violenta e priva di freni inibitori hanno imposto pertanto l’applicazione della Misura cautelare a mezzo della quale è stata ripristinata la serenità delle vittime dei maltrattamenti in famiglia.