Test prenatale non invasivo, mozione M5S Lazio: “Vogliamo che l'esame del Dna fetale sia gratuito per tutte le donne in gravidanza”

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Lazio ha depositato oggi una mozione che impegna il Presidente della Regione a introdurre il NIPT Test (Non Invasive Prenatal Test, esame basato sulla valutazione del DNA totale del feto presente nel sangue materno, comunemente conosciuto come PrenatalSafe) come parte integrante del programma di screening offerto dal Servizio Sanitario Regionale del Lazio nella diagnostica prenatale delle aneuploidie fetali.

“Vogliamo superare la disparità di accesso a questo test prenatale che è attualmente eseguibile solo a pagamento, con un costo che varia dai 500 ai 700 euro. Garantire a tutte le donne in gravidanza l’accesso al DNA fetale significa mettere a disposizione delle nostre concittadine un esame che si effettua in modo semplice e non invasivo con un’attendibilità dei dati prossima al 100%.

Già nel 2015 il Consiglio Superiore di Sanità ha emanato specifiche linee guida che raccomandano la sua introduzione in tutte le strutture sanitarie pubbliche, quale test di screening di prima o seconda scelta alle donne che desiderano valutare il rischio di trisomia 13, 18 e 21, sottolineando l’appropriatezza e sicurezza del test ma anche l’impatto positivo sulla spesa sanitaria.

Chiediamo quindi al Presidente della Regione Lazio di introdurre il NIPT Test come parte integrante del programma di screening offerto dal Servizio Sanitario Regionale del Lazio, per garantire a tutte l’accesso a una diagnosi precoce delle anomalie genetiche fetali e un’alta qualità dell’assistenza sanitaria durante la gravidanza”, dichiara in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.