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Ultimi tre appuntamenti della rassegna “Velletri Libris”: in città arrivano Paolo Crepet, Corrado Augias ed Ermal Meta.

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La rassegna “Velletri Libris” vira verso l’ultima settimana con tre imperdibili appuntamenti: questa sera il recupero dell’incontro con Paolo Crepet, sabato 10 settembre arriva Corrado Augias e domenica 11 settembre gran finale con Ermal Meta. L’appuntamento è al Chiostro della Casa delle Culture e della Musica di Velletri, a partire dalle 20.00, con ingresso libero.

“Velletri Libris” ringrazia sempre gli sponsor ufficiali, Banca Popolare del Lazio, Agenzie Allianz 001 Srl – FC Group, Clinica Madonna Delle Grazie, i professionisti di FantAnimazione per Area Bimbi e i media partnerPubbli R Graphic, Sitissimi, Velletri Life Giornale. L’appuntamento è al Chiostro – dalle ore 20 – sempre con ingresso libero.

Intanto, sabato scorso era una delle serate più attese e si è svolta nel migliore dei modi: quattro grandi scrittori sul palco e tantissimi scrittori di qualità premiati dalla Giuria del concorso letterario “Velletri Libris” sono stati i protagonisti della Casa delle Culture e della Musica di Velletri.

La rassegna, ideata e realizzata da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati-Cisterna e Fondazione De Cultura, è patrocinata da Ministero della Cultura, Regione Lazio, Lazio CREA, Città Metropolitana di Roma, Sistema Castelli Romani, Comune di Velletri e Fondarc e stavolta ha proposto al pubblico un’autentica tavola rotonda squisitamente narrativa e poi la premiazione dei racconti migliori scelti dalla giuria fra gli oltre centocinquanta in concorso e pubblicati nell’antologia “Per un pugno di storie”.

A dare il benvenuto Guido Ciarla e Aurora De Marzi, che hanno ringraziato gli ospiti e accolto con grande gioia l’amico Diego De Silva – presente, in diverse vesti, a tutte le edizioni della rassegna, gli scrittori Paolo Di Paolo ed Eugenio Murrali in rappresentanza della Giuria presieduta da Nadia Terranova, l’ospite d’onore Domenico Starnone, uno dei più grandi autori contemporanei. Una breve panoramica è stata riservata anche ai numeri del premio, in attesa di svelare i vincitori che hanno raggiunto il Chiostro: tutte le regioni d’Italia sono rappresentate, la valutazione è stata estremamente complessa perché i giurati hanno rilevato un notevole innalzamento della qualità rispetto al solito, i racconti scelti sono variegati per tema e stile.

La serata letteraria è stata introdotta da Paolo Di Paolo, che dopo una lettura tratta da un’opera di Domenico Starnone, ha puntato l’attenzione proprio sul concetto di sviluppo e continuità del lavoro dello scrittore. Il dibattito, sempre gradevole e leggero, si è subito incanalato su binari spiccatamente letterari per una full immersion nelle officine dello scrittore. Starnone, da parte sua, ha raccolto la sollecitazione di Di Paolo definendo “continuità in crescendo” il modo che un autore ha di rapportarsi al tempo, ai personaggi e alla sua stessa scrittura vivendo tutte le età rappresentate dall’opera.

Formatosi, in età giovanile, anche su letture ottocentesche Starnone ha così trovato la sua linea e nel rispondere ad un’altra domanda di Paolo Di Paolo, quella sulla corporeità, ha ben evidenziato il legame tra lo strato di cultura assimilato da lettore e quello creativo-fantastico macinato da scrittore: il personaggio – nei libri di Starnone – salta fuori anche nelle caratteristiche fisiche solo tramite gesto, azione, dialogo sia interiore che esterno. Anche Eugenio Murrali e Diego De Silva hanno contribuito attivamente al dibattito, nella doppia veste di lettori e scrittori che consente di avere una panoramica completa di tutto ciò che serve a spiegare come nasce una storia.

Domenico Starnone ha dunque ricevuto un premio alla carriera, donato da “Velletri Libris”, e una targa in cui si esprimono affetto e gratitudine allo scrittore per ciò che egli rappresenta, ha rappresentato e rappresenterà in futuro nel panorama editoriale, letterario e culturale.

Di storie si è continuato a parlare con il Premio: dopo tantissima attesa, sono stati finalmente svelati i nomi dei vincitori e i titoli dei rispettivi racconti, pubblicati nel libro “Per un pugno di storie” edito da Giulio Perrone. Un’antologia, quella dell’edizione 2022, piena di spunti e con diverse sorprese: al netto dell’obiettivo del Premio, che è quello di porre in comunicazione gli autori emergenti e quelli affermati tramite la rassegna, molti dei nomi apparsi in antologia hanno già un curriculum letterario di tutto rispetto e hanno rilasciato singole interviste all’ufficio stampa della manifestazione (che saranno pubblicate sul sito www.velletrilibris.it) per raccontare le loro esperienze letterarie.

Si aggiudicano il Premio “Velletri Libris” 2022 Luisa Patta con “Il vecchio appartamento, Federico Battistuttacon “Io non credo che il cielo sia azzurro”, Giorgia Del Segato con”Le parole in terra”, Pierpaolo Fiore con “La candida poesia”, Alessio Iezzi con “Il trapianto è uguale per tutti”, Paola Milicia con”Orli”, Marica Ciaprini con “Oliver”, Marina Presciutti con”La strada bianca”, Nicola Sgaramella con “Mamma son tanto felice”, Nicola Valentini con “Ombre”, Maria Luisa Valeri con “Il tronchetto della felicità”.

Le menzioni speciali quest’anno sono state due: una a Luca Serianni, promossa dalla Fondazione De Cultura, andata ad Alessandro Manzi, autore di “Palinsesto”. La giuria ha individuato nel testo di Manzi “un racconto lucido e intenso che delinea il ritratto di un tipico interno familiare scandendo le fasi della giornata in precise attività che ora per ora fanno somigliare la quotidianità a un palinsesto televisivo. Nota di merito per il linguaggio soppesato, incisivo e a tratti dissacrante”.

La menzione speciale intitolata a Fernando Cancellieri è stata invece assegnata a Davide Di Finizio, autore di “Un canto inascoltato”. La giuria ha espresso la seguente motivazione: “con delicatezza e garbo il racconto affronta una tematica delicata senza mai scivolare nella retorica. La narrazione si snoda, argomento dopo argomento, in maniera lineare e coerente accompagnando nel percorso di dura formazione la protagonista, capace di convertire la voglia di morire in coraggio e forza di reazione”.

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