Un ciclista apriliano sul “Gigante della Provenza”: Matteo Ferrera ha scalato nei mesi scorsi il Mont Ventoux, soprannominato dai francesi “Il gigante della Provenza”, una delle salite simbolo del Tour de France. Matteo Ferrera, 29 anni, dal 2019 amministra la ASD Tre Colli Cycling Team, un team di ciclismo creato ad Aprilia.
Il Mont Ventoux è stato teatro anche di alcune tra le sfide più emozionanti della ‘Grand Boucle’, tra cui quella che nel 2000 vide fronteggiarsi Marco Pantani e Lance Armstrong: una cima celebre per le sue difficoltà tecniche dovute alla pendenza della strada (con una media del 7,7% e picchi che si avvicinano al 20%) ed alla sua lunghezza (oltre 20 km). E’ la sfida portata a termine lo scorso agosto da Matteo Ferrera, 29enne apriliano, docente abilitato all’insegnamento di Storia e Filosofia.
“Sono un appassionato di ciclismo – spiega Ferrera- e all’inizio dell’anno ho maturato l’idea di compiere questa piccola sfida. Una sfida con me stesso. Il Mont Ventoux è infatti una salita lunga e unica nel suo genere, in particolare negli ultimi 6 km quando scompare ogni tipo di vegetazione. Arrivare in cima a questa vetta è un’emozione unica. Innanzitutto perchè, per l’assenza di vegetazione, sembra di essere atterrati sulla luna. In secondo luogo perchè durante la salita ti sembra di afferrare la cima con la mano, ma in realtà il ‘traguardo’ non arriva mai”.
La salita è celebre anche perchè nel 1967 il britannico Tommy Simpson morì durante la scalata, a circa 2 km dalla vetta per un arresto cardio-circolatorio causato dall’estrema fatica, da disidratazione e da sostanze dopanti assunte poco prima. Una piccola lapide a bordo strada lo ricorda.
L’avventura di Matteo Ferrera è iniziata con il suo amico e compagno di squadra dell’ASD Tre Colli Cycling Team (squadra di Aprilia) Cosma Damiano Pastoressa, di Genzano di Roma, partendo in macchina alla volta della Provenza.
“Ho scalato il Mont Ventoux con il mio amico Cosma Damiano che mi ha seguito anche lui in bicicletta per quasi tutto il tragitto. Per poco non è arrivato in vetta ma è stato grande”. I due amici sono poi ridiscesi ammirando poi nei giorni successivi le cittadine della Provenza e il Principato di Monaco. Dopo 5 giorni il rientro a casa. Un’esperienza che Ferrera preparava da alcuni mesi.
Il 28 ottobre scorso, intanto, l’associazione sportiva dilettantistica di ciclismo che ha sede nel Consorzio Tre Colli, nella periferia di Aprilia tra Ardea e i Castelli Romani, ha tagliato il traguardo del primo anno di vita. I soci dell’ASD Tre Colli Cycling Team hanno festeggiato l’importante anniversario, nel rispetto delle norme anti-Covid, con il taglio della torta.
L’ASD Tre Colli vede Vincenzo Ferrera come presidente, Andrea Magnaterra come vice presidente, Alessandro Scarponi come segretario. Tra i numerosi soci citiamo Matteo Ferrera, Cosma Damiano Pastoressa e Alessandro Giovannangeli.
A nome della società ha parlato il patron Matteo Ferrera, che ha tracciato un bilancio del primo anno di attività dell’associazione:”Prima che un team siamo un gruppo di amici. Questa stagione è stata condizionata dalla grave pandemia mondiale, motivo per cui abbiamo non potuto realizzare tutti gli obiettivi prefissati. Nonostante tutto abbiamo partecipato al Ciclopellegrinaggio al Divino Amore, abbiamo trovati alcuni sponsor e ci siamo affiliati alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e al CONI. A giugno abbiamo svolto il 2. Campionato sociale che è stato motivo di aggregazione per i soci, mentre a luglio abbiamo pedalato nel Roma Bike Park sul circuito di Vallelunga. Ad agosto, il team ha organizzato un viaggio nel sud della Francia: io e l’amico e socio Cosma Damiano Pastoressa abbiamo tentato la scalata del celebre Mont Ventoux, vetta storica del Tour de France lunga 22 chilometri, teatro di numerosi duelli tra cui quello di Armstrong e Pantani nel 2000 e della tragedia di Tom Simpson nel 1967, deceduto a un km dalla vetta.
La montagna è famosa anche per l’Ascesa al Monte Ventoso di Petrarca. Io sono arrivato in cima, Cosma si è battuto alla grande arrivando quasi alla vetta, fermandosi solo a -1 km proprio nei pressi del monumento commemorativo a Simpson. Alla fine di agosto sono stati organizzati anche due viaggi a Gubbio, in Umbria, e a Soriano nel Cimino, nel Lazio. In autunno causa seconda ondata non abbiamo potuto partecipare alla Campagnolo e alla Fara in Sabina in quanto annullate. Il 7 novembre, infine, abbiamo festeggiato tra noi soci il primo anno dalla fondazione.”
Matteo Ferrera, che è anche socio fondatore dell’associazione, fissa anche gli obiettivi per il prossimo anno:”Emergenza sanitaria permettendo, sarà un anno impegnativo e ricco di iniziative per noi appassionati delle due ruote. La stagione a breve entrerà nel vivo con l’apertura dei tesseramenti per il prossimo anno. Naturalmente chiederemo di nuovo affiliazione alla FCI e al CONI. Già abbiamo provveduto a siglare nuove sponsorizzazioni e convenzioni. L’ obiettivo è quello di aumentare il numero degli sponsor e di superare i dieci tesserati. Forse cambieremo anche divise e abbigliamento di rappresentanza. Per quanto invece concerne l’attività ciclistica vera e propria ci siamo prefissati di partecipare alle Strade Bianche, alla Campagnolo e alla Fara in Sabina, oltre che ad altri eventi cicloturistici e di solidarietà del panorama romano e laziale. In estate, oltre alla 3. edizione del Campionato sociale, potremmo riscalare il Ventoux oppure concentrarci sul tentativo di scalata del “Mostro”, ossia lo Zoncolan, salita regina del Giro d’Italia con pendenze impossibili, situato in Carnia, in Friuli Venezia Giulia, dove c’è la magnifica struttura degli amici di “Pendenze Pericolose” che gestiscono con amore e professionalità anche il Roma Bike Park. Nel finale di stagione potremmo organizzare, una volta sconfitto il virus, una festa di fine anno tra tesserati e non.”
Questi gli sforzi principali su cui si sta concentrando l’attenzione della società. Sfide importanti e impegnative dunque per il 2021. Chiude Ferrera “oltre a essere un’associazione, siamo una squadra di amici consolidata”.