Incontro, racconto e condivisione per fare rete e migliorare la vita di ogni abitante. Sotto questo spirito si è svolto l’incontro tra i presidenti dei comitati di quartiere, sia di Cisterna che di Aprilia, e il Comando dei Carabinieri di Aprilia che si è tenuto nella Caserma di Via Tiberio.
Una tradizione brevissima, questo è solo il secondo incontro, ma che ha già dato i suoi frutti. Come la drastica diminuzione dei furti, sia in abitazione che di auto: un risultato ottenuto non solo implementando le pattuglie, ma rendendole anche più visibili. Un deterrente per i ladri, ma anche un profondo senso di sicurezza per i cittadini che sentono al loro fianco la vicinanza operativa delle istituzioni. Tra le questioni sollevate dai presidenti di comitato c’è il malcostume di alcuni giovani, maleducazione e atteggiamenti che rendono difficile il vivere quotidiano dei residenti e che si stanno già monitorando per poterli affrontare.
Questo rapporto diretto e di ascolto tra l’istituzione e il cittadino, che viene rappresentato dal suo presidente di quartiere, è lo spazio per ricostruire un senso di comunità, per restituire umanità a situazioni raccontate più spesso dai numeri, che se da una parte restituiscono le dimensioni di un fenomeno, dall’altra non restituiscono – come ha sottolineato il tenente colonnello Paolo Guida, Comandante del reparto territoriale di Aprilia – “La percezione che il problema ha per quella persona”. Perché il danno può essere non solo quello derivato dalla sottrazione di un bene, ma anche quello causato dal senso continuo di inquietudine nell’animo. Come accade negli episodi di truffe agli anziani, che per un senso di pudore arrivano anche a non dire cosa è accaduto e intanto sono lacerati dal non aver saputo affrontare la situazione. Un reato molto brutto, messo in atto contro persone fragili, per il quale è fondamentale la prevenzione, messa da tempo in atto attraverso incontri informativi su come riconoscere il tentativo di truffa e come agire. Fondamentali anche gli incontri nelle scuole, dove i più giovani, anche i più piccoli iniziano a familiarizzare con le istituzioni e con l’idea di una società dove il senso civico delle persone si collega allo spazio civico della rete.