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Una donna vive sola in una baracca da mesi in via Puglia, a Latina: Valletta della Lega: “Il Sindaco ed i servizi sociali intervengano”.

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la baracca in via Puglia, a Latina

Una donna vive sola in una baracca da mesi in via Puglia, a Latina, nella zona della lottizzazione Cucchiarelli. Sul caso è intervenuto il consigliere comunale della Lega, Vincenzo  Valletta: “Il Sindaco Coletta e l’assessore ai servizi sociali intervengano. – ha detto – Nonostante le richieste di intervento avanzate dai cittadini ad oggi, stando quanto apprendiamo, – sottolinea il consigliere –  nessuno si è preoccupato di intervenire e di verificare in primis le ragioni che hanno portato questa donna a vivere per strada”.

“In queste settimane sono diversi i solleciti che abbiamo ricevuto rispetto alla situazione che si vive nella zona della lottizzazione Cucchiarelli a Latina. I residenti, ormai dal mese di ottobre dello scorso anno, sono costretti a convivere con la presenza di una baracca improvvisata costruita da una donna a ridosso di una residenza per anziani in via Puglia.

Nonostante le richieste di intervento avanzate dai cittadini ad oggi, stando quanto apprendiamo, nessuno si è preoccupato di intervenire e di verificare in primis le ragioni che hanno portato questa donna a vivere per strada.

Rispondendo all’appello dei cittadini – spiega Valletta – ho inviato in via ufficiale una richiesta di intervento all’assessore ai servizi sociali del Comune di Latina e a tutti gli uffici competenti per sapere se siano a conoscenza di tale situazione, se siano stati presi provvedimenti e, soprattutto qualora tutto questo non sia stato fatto, di mettere in atto ogni azione urgente al fine di comprendere intanto lo stato di salute della donna, le motivazioni che l’hanno portata a tale scelta e soprattutto per mettere in atto ogni azione mirata, laddove necessario, a darle l’assistenza di cui necessita.

Il sindaco, l’assessore Ciacciarelli e Lbc hanno fatto del “nessuno deve rimanere indietro” il leit motiv della loro amministrazione. Mai come in questo momento, ed in questo caso, crediamo che tale proposito debba essere coniugato nella realtà.

Per arrivare a scegliere di dormire in strada una motivazione c’è sicuramente e qualsiasi sia la sua natura, di protesta, di disagio, di mancanza di mezzi di sostentamento, l’amministrazione ha il dovere di intervenire per tutelare la sicurezza, la salute e l’incolumità delle persona e quella dei residenti.

Non dimentichiamo, infatti, – conclude il consigliere – che la postazione che la donna ha scelto quale giaciglio di fortuna si trova a ridosso di un asilo e che non è opportuno, sotto il profilo dell’igiene e della sicurezza anche dei bimbi, che tale situazione si trascini senza trovare alcuna soluzione. Prendersi cura dei più deboli, dei più fragili, di chi, ripeto per qualsiasi ragione versa in una situazione di difficoltà, era e resta il dovere a cui un’amministrazione che si definisce civile non può sottrarsi”.

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