Vendeva online capi di abbigliamento firmati, poi non consegnava la merce: una 39enne denunciata per truffa.
Vendeva online capi di abbigliamento firmati, poi però non consegnava la merce. Dallo scorso novembre a gennaio di quest’anno, una donna di 39 anni, di origina calabresi, era riuscita a farsi versare...
Vendeva online capi di abbigliamento firmati, poi però non consegnava la merce. Dallo scorso novembre a gennaio di quest’anno, una donna di 39 anni, di origina calabresi, era riuscita a farsi versare la somma di 1.134 euro, attraverso dei bonifici bancari, per acquisti di merce che in seguito non era mai stata consegnata all’acquirente, una donna residente nel comune di Itri. I Carabinieri sono riusciti ed identificare la responsabile, ora denunciata per truffa.
“Nei giorni scorsi, a conclusione di attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Itri hanno denunciato, in stato di libertà, una donna di 39 anni di origini calabresi, già nota alle forze di polizia, per il reato di truffa.
Nello specifico i Carabinieri, attraverso una serie di accertamenti, sono riusciti a risalire all’identificazione della donna, quale presunta autrice di una truffa online commessa attraverso una inserzione pubblicitaria, fittiziamente pubblicata su una nota piattaforma social, nella quale venivano mostrati capi di abbigliamento firmati e merce varia di pregiata qualità ad un prezzo conveniente.
I Carabinieri hanno appurato che la truffatrice, una volta contattata dall’ignara vittima, una donna residente nel Comune di Itri, instaurava con quest’ultima un vero e proprio dialogo, con scambio di messaggi e offerte varie e tali da generare un rapporto di fiducia che le permetteva di incassare dallo scorso novembre a gennaio 2025, la somma totale di 1.134 euro a mezzo di bonifici bancari per acquisti di merce che in seguito non è mai stata consegnata alla ignara acquirente.
L’autrice, abilmente individuata dal personale dell’Arma, è stata scoperta e dovrà rispondere del reato di truffa dinnanzi all’Autorità Giudiziaria, mentre sono state segnalate alla piattaforma social, oggetto delle fittizie inserzioni pubblicitarie, le opportune coordinate per far in modo che ulteriori utenti non ricadano nella stessa trappola”.