Sigarette elettroniche: alternative economiche per smettere di fumare
La sigaretta elettronica sta per soppiantare anche il modo di “fumare”? In realtà, si tratta di un prodotto che sta avendo una diffusione sempre maggiore, visto che molte persone la stanno usando al posto delle tradizionali sigarette. Senza ombra di dubbio, la motivazione è da ricollegare ad un effetto benefico per la salute, visto che sono molto meno dannose in confronto alle sigarette classiche.
Non serve essere degli esperti, di conseguenza, per comprendere come il mercato delle e-cig sia protagonista di un trend davvero interessante nel corso degli ultimi anni. Ed è chiaro che, di pari passo, sono cresciute le vendite anche di tutti quei prodotti e accessori che sono direttamente correlati, come i liquidi piuttosto che gli aromi. In tal senso, la scelta di piattaforme affidabili per l’acquisto online di e-cig è sempre più diffusa: il sito italiano Terpy offre un ampio ventaglio di soluzioni, che si adattano alle più disparate esigenze e preferenze.
Sigarette elettroniche: scopriamo cosa sono
Questi dispositivi offrono la possibilità di inalare, in sostanza, del vapore, che nella maggior parte dei casi viene aromatizzato. Tale vapore può comprendere una percentuale differente di nicotina, ma ci sono anche delle versioni in cui è del tutto assente. Il vapore viene immesso quindi nei polmoni, evitando qualsiasi problema legato alla combustione del tabacco e ai relativi effetti dannosi.
Le sigarette elettroniche, la cui vendita è soggetta da poco tempo a nuove regole, di conseguenza, vengono sempre più impiegate per poter ottenere un obiettivo molto importante, ovvero quello disassuefarsi rispetto al fumo tradizionale. Un intento quanto mai rilevante, soprattutto in ottica di prevenzione rispetto alle centinaia di casi di cancro che emergono su tanti accaniti fumatori. L’uso delle e-cig consente, di conseguenza, di non dover avere a che fare con il catrame e con tutti quei gas che hanno una notevole percentuale di tossicità, che si trovano spesso e volentieri all’interno di sigarette, pipe e sigari. In questo senso, con le sigarette elettroniche è chiaro che i rischi per la salute si affievoliscono. D’altro canto, però, è bene riportare con servano ancora diverse ricerche scientifiche e indagini per poter effettivamente comprendere quanto l’uso di tali dispositivi possa consentire di slegarsi dalla dipendenza da nicotina.
Quali sono le conseguenze sulla salute
Piuttosto di frequente si parla delle sigarette elettroniche in varie pubblicità come di un prodotto che può andare tranquillamente a sostituire il tabacco. In realtà, è bene mettere in evidenza come il fatto di svapare, ovvero provvedere all’aspirazione del vapore direttamente dalla sigaretta elettronica, consente allo svapatore (in gergo chi fuma una sigaretta elettronica), non solamente quella percentuale di nicotina ivi contenuta, che soddisfa la dipendenza del corpo nei confronti di tale sostanza, ma al contempo garantisce la possibilità di godere di un’esperienza sotto tanti aspetti, quindi sia gustativo che tattile, ma anche olfattivo. Una caratteristica quest’ultima che ricorda per molti versi la sigaretta.
Tra gli aspetti decisamente positivi che portano tante persone a scegliere le sigarette elettroniche e ad abbandonare quelle classiche troviamo senz’altro il fatto, che sul lungo periodo, si nota anche una produzione decisamente più bassa sia di catarro e che di espettorato. Questi ultimi due sintomi, invece, si possono considerare tipici per tutti coloro che sono fumatori da anni, per via del fatto che la combustione ha provocato un cambiamento a livello di tessuto polmonare. Non solo, dato che l’uso delle e-cig al posto delle sigarette normali può favorire un recupero quasi completo sia di olfatto che del gusto, che di solito nei fumatori sono piuttosto limitati.
La posizione dell’OMS
A partire dal mese di luglio del 2013, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto precisare diversi aspetti in relazione all’uso delle sigarette elettroniche. Prima di tutto, ha messo in evidenza come manchino ancora degli studi importanti e ancora più scrupolosi per capire se le sigarette elettroniche possano davvero tornare utili per dare una mano a tutte quelle persone che hanno sviluppato, nel corso del tempo, una vera e propria dipendenza rispetto alla nicotina.
Cosa dice la comunità scientifica
Proprio per via del fatto che si tratta di un prodotto tutto sommato di epoca recente, è chiaro che mancano degli studi rigorosi su quelle che possono essere le conseguenze a lungo termine delle sigarette elettroniche. D’altro canto, però, diversi esperti hanno più di una volta ribadito come le e-cig non hanno certamente i medesimi effetti rischiosi legati al fatto di fumare delle sigarette classiche.
È bene sottolineare come la comunità scientifica sia orientata verso un giudizio estremamente positivo in merito all’impiego delle sigarette elettroniche. D’altro canto, non si parla delle e-cig come della soluzione più affidabile ed efficace, oltre che definitiva, per risolvere una volta per tutte il problema della dipendenza da nicotina, ma se ne parla come un’alternativa di assoluto rispetto in confronto a tutti i danni che è in grado di causare la combustione.
Il vapore che viene emesso dalle sigarette elettroniche presenta una concentrazione di sostanze dannose o che potrebbero potenzialmente nuocere alla salute di gran lunga più bassa in confronto a quelle che si respirano con il fumo delle sigarette classiche. Un evidente effetto benefico che si deve considerare sia in termini di fumo attivo che di fumo passivo.
Ci sono diverse sostanze che potrebbero provocare delle irritazioni su persone che hanno già un alto grado di suscettibilità e sono più fragili e delicate da questo punto di vista. Va detto, però, che tali effetti collaterali sono talmente ridotti ai minimi termini, da poterli valutare tranquillamente come non rilevanti. Di conseguenza, si può facilmente intuire come dire addio alle sigarette tradizionali e passare alle e-cig potrebbe rivelarsi un’ottima mossa per cominciare a dare un taglio alla propria dipendenza da nicotina.
