Al Museo Diocesano di Sermoneta la mostra “Dialoghi contemporanei” con le opere di Tony Di Nicola.
Presso il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Sermoneta domani alle 18.30 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Dialoghi contemporanei”: in esposizione - fino all'11 novembre prossimo - le sculture ed i r...
Presso il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Sermoneta domani alle 18.30 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Dialoghi contemporanei”: in esposizione - fino all'11 novembre prossimo - le sculture ed i rilievi di Tony Di Nicola, artista pontino deceduto nel 2008.
La Chiesa pontina è in uscita anche nel mondo dell'arte con una serie di «Dialoghi contemporanei». Questo è il titolo della mostra che sarà inaugurata domani. Un evento realizzato grazie al progetto scientifico, ai testi e all'allestimento curati da Ferruccio Pantalfini e Vincenzo Scozzarella.
La mostra sarà visitabile fino all'11 novembre prossimo nei seguenti giorni: venerdì ore 15.30-19.30; sabato domenica e festivi ore 10-13 e 15.30-19.30 (dal 1° novembre 9–12.30 e 15-18.30).
«Questa mostra è la prima di altri prossimi eventi, motivati dal desiderio di un confronto tra il patrimonio artistico antico della collezione permanente del polo espositivo sermonetano e la produzione contemporanea», ha spiegato Ferruccio Pantalfini, tra l'altro consulente dell'Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della diocesi di Latina, «Il museo diocesano di Sermoneta rappresenta una finestra sul passato di una comunità cristiana, mostrandone la fede, la devozione, la carità dei committenti e la creatività degli artisti che nei secoli, con le loro opere hanno “materializzato” il sacro e la dimensione spirituale della fede».
Tra le opere che si potranno ammirare spicca la Sfinge (marmo, 1997), «un'opera in cui l'artista ha saputo sfruttare i caratteri morfologici del marmo, il colore, la struttura, la porosità, la durezza», ha spiegato lo storico dell'arte Vincenzo Scozzarella, che ricorda anche come «uno dei motivi ricorrenti di Tony Di Nicola è la figura femminile librata in aria, sviluppato nel tempo attraverso una lunga serie di soluzioni (Omaggio alla vita, bronzo, 1990; Sensualità, bronzo, 1990; La Vittoria, marmo, 1997; Ballerina, bronzo, 1998)». Più in generale, ha aggiunto Vincenzo Scozzarella, «la scultura per Tony Di Nicola è stata non solo studio di nuove forme e nuovi modelli. Attraverso l'intervento sulla materia l'artista ha operato un profondo percorso interiore, un lento cammino all'interno di sé, alla ricerca di un intenso anelito di elevato distacco spirituale».
Nota biografica su Tony Di Nicola
Tony Di Nicola nasce a Teramo il 15 gennaio del 1945, ove risiede fino all’adolescenza. Trasferitosi nel Lazio, a Roma e poi a Campoverde nel Comune di Aprilia, la sua precoce e spontanea passione artistica per la modellazione della creta si consolida e struttura con la frequenza di corsi presso scuole di Arte plastica. La sua formazione prosegue negli ateliers di importanti artisti, in particolare presso lo studio di Giacomo Manzù, dal quale apprende la tecnica della fusione in bronzo, perfezionando le sue attitudini plastiche.
In una intervista sottolineava come l’incontro con Manzù fosse stato determinante. Apprezzava del Maestro le doti umane e la sensibilità ed era affascinato dalle sue opere, cui frequentemente si ispirerà. Nel 1972 presso “Il Sagittario” - una storica galleria di Giulianova in provincia di Teramo - allestisce la sua prima mostra personale che gli conferisce l’iniziale successo cui seguiranno, con cadenza quasi annuale, esposizioni personali in gallerie pubbliche e private in varie città (Sperlonga, Nettuno, Latina, Ischia, Capri, Aprilia, Roma). Espone anche in Giappone.
Trascorre lunghi periodi della sua vita nell’isola di Ischia, un luogo che lo ispirerà profondamente. Si cimenta nel disegno e nella pittura ad olio, ma il suo lascito più prezioso è costituito da rilievi e sculture, sempre figurative e a volte ispirate al Sacro. Molte di esse esprimono concetti quali la Giustizia e la Pace o emozioni come la Gioia e il Dolore o ancora le passioni. Talvolta si lascia ispirare anche dalla mitologia o più semplicemente dalle forme degli animali.
Il 9 settembre 2008, improvvisamente, Tony Di Nicola muore a Latina, lasciando in eredità ai suoi cari moltissime opere compiute, bozzetti e stampi. Nel 2010 la città di Roma gli tributa l’ultimo saluto, ospitando una sua retrospettiva di pittura e scultura dal titolo “L’Arte dell’Invisibile”, promossa dall’Assessorato alla Cultura e Sport e allestita nella Torretta Valadier.