All'Europa di Aprilia al via la nuova stagione teatrale

Prosegue ad Aprilia presso il Teatro Europa la stagione teatrale. Un cartellone interessante che avrà inizio, per questo nuovo anno, da sabato 25 gennaio e proseguirà fino a marzo. Sono cinque gli spe...

A cura di Redazione
24 gennaio 2025 16:52
All'Europa di Aprilia al via la nuova stagione teatrale -
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Prosegue ad Aprilia presso il Teatro Europa la stagione teatrale. Un cartellone interessante che avrà inizio, per questo nuovo anno, da sabato 25 gennaio e proseguirà fino a marzo. Sono cinque gli spettacoli in cartellone.

Ecco il calendario

Sabato 25 Gennaio 2025

Senza respirodi David Noriscoregia FRANCESCO BRANCHETTI musiche originali di Pino Cangialosi

Una storia che racchiude un cumulo di incertezze, dove l’egoismo è l’unica legge conosciuta. Tre personaggi affrontano un fatto delittuoso, l’Avvocato della difesa espone la sua strategia, la moglie del colpevole cerca di smontare le colpe del marito forzando una visione priva di concretezza, il giovane Assistente di studio si barcamena nel nascondere la ludopedia dell’Avvocato. Pian piano tutto si capovolge, nel capovolgere le loro posizioni i protagonisti difendono allo spasimo il proprio nuovo ruolo, la moglie ribalta la visione del fatto trasportando la storia in una nuova ottica di un reale al limite dell’assurdo. Non ci saranno incontri ma scontri, dove l’ironia è servita per degenerare nella farsa e nell’impossibilità di trovare una scappatoia che abbia un senso reale in questo esilarante gioco al massacro, perché il reale sarebbe la sconfitta di ognuno di loro, e come spesso succede: se non siamo vittoriosi almeno immaginiamo di esserlo.

Sabato 8 Febbraio 2025

Paolo C aiazzo con “ Quella visita inaspettata

commedia in due atti scritta e diretta da Paolo Caiazzo

Quella visita inaspettata”, commedia in due atti scritta e diretta da Paolo Caiazzo, protagonista in scena sabato 8 Febbraio 2025 al Teatro Europa di Aprilia  Con lui sul palco, in ordine di apparizione, anche Carlo Caracciolo, Daniele Ciniglio, Cinzia Cordella, Francesca Morgante e la partecipazione di Maria Bolignano.

Scenografia di Francesco Felaco, costumi di Federica Calabrese, disegno luci di Luigi Della Monaca, aiuto regia Sofia Ardito, foto e grafica Francesco Fiengo Studios.

La linea di confine che divide un comportamento etico da uno immorale non ha sempre un andamento lineare ed è in funzione di opportunità e situazioni. Il protagonista Ferruccio, imprenditore del Sud, è orgoglioso della sua moralità. Una sola pecca si riconosce: la passione per Diabolik, che in fondo era un ladro. Una moglie arrivista, una sorella vittima di un shock post traumatico infantile, un figlio bamboccione e un commercialista fin troppo amico completano il quadro della vicenda. Gli equilibri familiari, anche se precari e monotoni, sembrano reggere, ma una visita inaspettata mette in discussione la loro integrità facendo affiorare vecchi scheletri nell’armadio: l’imprenditore deve rispondere di alcuni fondi sospetti transitati, a sua insaputa, su un conto corrente bancario. Incapace di reggere il peso delle accuse e spinto dalla disperazione di chi non ha più nulla da perdere, Ferruccio andrà oltre le aspettative decidendo di fare una follia e liberare il suo lato oscuro. Questo suo nuovo aspetto spregiudicato, ispirato comicamente a film e serie ‘crime’ che invadono tv e streaming, conquista gli abitanti della casa, inconsapevoli vittime del ‘Fascino del male’.

Un fascino che molte sceneggiature sfruttano e che è frutto di un difetto di fabbrica del genere umano, spesso attratto dai cattivi! E allora così come la generazione di Ferruccio aveva tifato per Diabolik, Lupin, Sandokan, corsari etc, ora i figli seguono nuovi protagonisti ‘scuri’ usciti da Scarface, Gomorra, Romanzo criminale, Mare fuori… più crudi e violenti, ma conseguenza dello stesso aspetto affascinante nei confronti di uno spettatore. Non è cambiato nulla? Forse!

Un argomento insolito per una commedia che genera un maldestro thriller, tutto da ridere! Tra gag, manie, fobie, grandi risate e riflessioni, vincerà la parte criminosa che è nascosta in ognuno di noi?

 Sabato 1 Marzo 2025IL VIAGGIO DEL PAPA’ di e con Maurizio Casagrande

Questa è la storia di un padre e di un figlio che non si conoscono. Provano un profondo fastidio l’uno nei confronti dell’altro, divisi da sempre dalle loro differenze.

Il padre avrebbe voluto un figlio che gli somigliasse; pragmatico, efficiente e spregiudicato, sempre alla ricerca del successo personale, esattamente come lui. Invece gli è capitato un figlio sognatore, vacuo e incapace di realizzare qualunque cosa. 

Il figlio dal canto suo, avrebbe voluto un padre che non incarnasse rigidamente la figura genitoriale, ma che fosse senza pregiudizi nei suoi confronti, che avesse una visione più ampia e moderna del mondo. 

Due realtà che non si capiscono. Un padre ed un figlio che si danno la possibilità dell’incontro decidendo di fare un viaggio insieme, con la speranza che questa esperienza condivisa possa abbattere il muro che li divide.

 Durante il loro viaggio accadrà un evento straordinario che li porterà a cambiare la loro visione del mondo. Come novelli Robinson Crusoe si ritroveranno naufraghi su di un’isola sconosciuta, costretti a cooperare e aiutarsi a vicenda per sopravvivere. Scopriranno che quell’isola non è come tutte le altre. È fatta di plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo non è quello che sembra. Questo li porterà ad un incontro con un essere sovrannaturale che, attraverso il linguaggio universale della musica, chiederà il loro aiuto per non morire. 

“Qualcuno potrà pensare che la notte sia meglio dormire ma ci tenevo molto per  a raccontare questa storia perché credo sia molto importante, vedere un uomo convinto di sapere tutto, crollare di fronte ai suoi peggiori incubi, fa sempre ridere, e far ridere è la mia missione principale. Se poi nel farlo, riesco ad accendere anche una piccola riflessione sono veramente felice. Ah, dimenticavo, il titolo è “Il viaggio del papà”, perché in fondo il papà è il nostro primo eroe.”

Sabato 22 Marzo 2025

BUONI O CATTIVI ?Punti di vista!

Con Franco Oppini – Miriam Mesturino e Gino Auriuso

Una carrellata teatrale sull’eterna lotta tra il bene e il male, un viaggio nelle sfide tra buoni e cattivi dalle origini del mondo fino ai giorni nostri.

Personaggi presi in prestito dalle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare, Pirandello, Allen…

Uno zibaldone semiserio che spazia tra storia e poesia, tra parodia e teatro classico, tra antiche fiabe “terrificanti” e sketches, ponendosi sempre la stessa domanda: nell’era della relatività ha ancora senso dividere il mondo tra buoni e cattivi? A volte il buono risulta insopportabile, il cattivone è solo ridicolo, a volte dipende dal punto di vista: ogni nemico ha un nemico malvagio per cui è lui il nemico malvagio.

Nel secolo dei dubbi, in cui la comunicazione ci bombarda continuamente con messaggi contraddittori siamo così sicuri di saper distinguere cos’è il bene e cos’è il male? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?

Sul palco Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso si avvicendano, si intersecano, si sdoppiano in una carrellata che scandaglia il teatro e la letteratura di tutti i tempi alla ricerca dell’eterno contrasto tra il bene e il male, a volte reinterpretando in chiave dubbiosa grandi sfide, come quella tra Caino e Abele, a volte portando in scena brani di grandi autori che già di questo dubbio hanno fatto tesoro (da Shakespeare a Woody Allen, da Boccaccio a Pirandello). Il ritmo è incalzante, l’ironia è imperante, ma lascia spazio a momenti di pura e intensa teatralità.

Il grande protagonista di questo scoppiettante show è il pubblico, chiamato a stilare ogni sera una nuova classifica di BUONI o CATTIVI?

Sabato 26 Marzo 2025

TRIS DI CUORI

con Simone Montedoro Paola Barale Mauro Conte Ilaria Canalini

Regia di Toni Fornari

Maria Teresa (Paola Barale) scrittrice di romanzi rosa, incapace di scegliere tra due emozioni differenti.

Diventa così Maria moglie di Giorgio (Simone Montedoro) professore di matematica intellettuale vecchio stampo,molto noioso, e allo stesso tempo, è Teresa moglie di Danny (Mauro Conte) musicista  di belle speranze ma dalle zero incisioni, influenzato dai saggi consigli dello “sciamano” Jim Morrison.

Sette giorni, due mariti, due nomi, ma una  medesima certezza: la felicità si raggiunge in tre, il numero perfetto.

Perché come spiega sapientemente all’amica  editrice Sara (Ilaria Canalini) ciò che non troviamo in un primo partner ci spinge a colmare quelle mancanze cercando rifugio tra le braccia di un nuovo uomo.

Naturalmente arrivano gli imprevisti. Come la gravidanza di Maria-Teresa che mette davanti al

fatto compiuto la donna, costringendola a fare i conti con il crollo inaspettato del suo castello.

Da lì la situazione tra comico e tragico precipita vorticosamente e i colpi di scena non mancheranno.

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