Aprilia, accordo raggiunto in Regione: salvi i 14 posti di lavoro alla IBI Lorenzini.
Il personale verrà ricollocato in azienda attraverso un piano di ridimensionamento e riorganizzazione delle mansioni.
Accordo raggiunto in Regione: sono salvi i 14 posti di lavoro all’Istituto Biochimico “IBI Lorenzini” di Aprilia. L’intesa - con il ritiro dei licenziamenti - è stata raggiunta nella mattinata di ieri tra le componenti sindacali e la direzione aziendale dell’IBI, al tavolo della Regione Lazio, e ha permesso la ricollocazione interna del personale coinvolto, attraverso un piano di ridimensionamento e riorganizzazione delle mansioni. “In percorso lungo ed impegnativo, - ha commentato la FEMCA CISL di Latina - partito in salita, ma che si è chiuso a favore dei lavoratori”.
“Una vertenza che parte da lontano - spiega la FEMCA CISL di Latina - con 29 lavoratori impattati che sono passati inizialmente attraverso una proposta unilaterale da parte della società di ricollocazione con un contratto stabilizzato con l’agenzia interinale, che ha determinato un abbattimento del numero degli esuberi, i retanti sono stati collocati per diversi mesi in cassa integrazione con la prospettiva del licenziamento alla fine dell’anno.
L’intesa ha invece permesso la ricollocazione interna del personale coinvolto attraverso un piano di ridimensionamento e riorganizzazione delle mansioni. Posizione questa assunta sin dall'inizio e, fortemente difesa durante tutta la trattativa, dalla FEMCA CISL che chiaramente ha sempre puntato su una linea difensiva dell’occupazione”.
“È stato un percorso lungo ed impegnativo partito in salita ma che si è chiuso a favore dei lavoratori – commenta Gianluca Farina Segretario della FEMCA CISL di Latina - l’apertura al ricollocamento in azienda delle risorse in esubero da parte della società ha raccolto l’istanza delle organizzazioni sindacali trasformando 14 esuberi in 14 posti di lavoro salvaguardati.
Il ridimensionamento ed il demansionamento accettati - conclude Farina - rappresentano il prezzo pagato per garantire dignità e continuità lavorativa e di reddito ai lavoratori”.