Aprilia, "Per le prossime elezioni scegliere gli scrutatori con il sorteggio"
Aprilia - Tra i criteri di preferenza proposti per l’accesso reddito e situazione lavorativa.Perrestituire credibilità alla politica e alle istituzioni è necessario che lanomina degli scrutatori, a pa...
Aprilia - Tra i criteri di preferenza proposti per l’accesso reddito e situazione lavorativa.
Per
restituire credibilità alla politica e alle istituzioni è necessario che la
nomina degli scrutatori, a partire dalle prossime elezioni europee del 26
maggio, non avvenga secondo un criterio di intuitu persone ma, come è giusto
che sia, con il “Metodo del Sorteggio Telematico”.
Non
abbiamo condiviso prima, e non lo facciamo nemmeno oggi, che gli “eletti”
possano esercitare inspiegabilmente un potere che nessuno gli conferisce,
ovvero quello di decidere i nominativi degli scrutatori. Una pratica profondamente
sbagliata, seppur perfettamente legale, che finisce per incentivare derive
antisistema, risentimento verso la politica e le istituzioni.
Per
tale ragione il prossimo 2 maggio,
in seno alla Commissione Elettorale alla quale prenderà parte la Consigliera
Ilaria Iacoangeli quale membro effettivo, il nostro Gruppo Consiliare
depositerà la proposta di un Codice di autoregolamentazione chiedendo che, così
come avvenuto in molte amministrazioni locali, lo stesso venga adottato.
Nella
proposta che il Gruppo Consiliare ha elaborato, si prevede che gli iscritti
all'albo degli scrutatori vengano suddivisi in tre fasce (A, B, C) secondo
specifici criteri reddituali (ISEE) ed occupazionali (non occupato, studente,
destinatario di ammortizzatori sociali, occupato a tempo determinato o a tempo
indeterminato). Per ciascuna di queste tre fasce gli scrutatori verranno
individuati secondo il Metodo del Sorteggio Telematico e la seguente
proporzione: Fascia A 20%; Fascia B 30%, Fascia C 50%.
Riteniamo
che questo provvedimento sia un atto di giustizia, oltre che un segno di
attenzione verso quanti trovandosi in possesso dei requisiti e le capacità
previste dalla legge si trovano anche in difficoltà economiche. Un’azione,
senz'altro non risolutiva, che nasce dalla convinzione che i cittadini chiedono
segnali di speranza e di inversione di tendenza.