“Bluff nel Lazio sulle liste d’attesa: secondo una delibera regionale dello scorso marzo della stessa Giunta Rocca, ci sono ancora 459mila prestazioni ‘fuori soglia’, cioè oltre il termine indicato dalla prescrizione, e le Asl hanno speso solo 1 milione dei 17 stanziati con la delibera precedente per smaltire le liste d’attesa, per cui i 21 milioni complessivi della seconda delibera risultano dai 16 residui di quella precedente, più altri 5 aggiuntivi”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, a margine del consiglio straordinario regionale su sanità e attuazione Pnrr.
“A questo ora si aggiunge un altro bluff: il ‘Pass di garanzia telematico’, che dovrebbe garantire al paziente la prestazione sanitaria nei tempi richiesti dalla prescrizione ma che è così complicato e poco accessibile che può facilmente tradursi nella cancellazione automatica del cittadino dalle liste d’attesa, in caso di errori o rifiuti, scoraggiando così le rivendicazioni e falsando il sistema di monitoraggio spacciando per ‘richieste evase’ quelle che in realtà sono semplicemente state cancellate”. “In netto ritardo l’attuazione del Pnrr, in base a quanto riferito dal Ministero della Salute: ad oggi nel Lazio solo 77 cantieri di Case di Comunità su 130 (59%) e 17 Ospedali di Comunità su 35 (49%) sono attivi, al di sotto della media nazionale. Questo vuol dire che a febbraio scorso ben 53 cantieri delle Case di Comunità e 18 cantieri degli Ospedali di Comunità non sono stati nemmeno avviati. Una situazione preoccupante vista la scadenza al primo trimestre 2026. Prosegue inoltre il fiume di fondi regionali dirottati dalla sanità pubblica a quella privata, come i circa 58 milioni complessivi negli ultimi due anni solo a ospedali privati, di cui 8 assegnati senza bando alla Croce Rossa per l’accoglienza nei Pronto Soccorso, mentre la Regione rimane indietro sui servizi di prevenzione”, conclude Mattia.