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Carenza di sangue: la provincia di Latina è generosa e i giovani donano, ma ci sono problemi strutturali

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Carenza di Sangue: “Basta demonizzare i giovani”. Secondo i dati dell’Avis provinciale di Latina il 35% dei donatori ha tra i 18 ed i 35 anni. Inoltre – puntualizza il presidente Francesco Marchionni – l’Avis provinciale di Latina raccoglie plasma per oltre il 60% del totale raccolto sul territorio regionale. “La carenza di donazioni che stiamo riscontrando in questi primi mesi del 2022  – prosegue Marchionni – è l’effetto di problemi più strutturali del nostro territorio. Subiamo ancora gli strascichi dell’attacco hacker ai danni della Regione Lazio dello scorso agosto 2021, così come la carenza di materiale sanitario limita le potenzialità del nostro territorio”.

In questo weekend sono stati molti i donatori, soprattutto giovani, accorsi nei nostri punti di raccolta AVIS per far fronte all’appello al dono fatto nei giorni scorsi dalle nostre associazioni sul territorio. Questo è quanto evidenziamo e che testimonia il forte senso civico dei donatori della nostra provincia. Abbiamo letto in queste ultime ore che tra i giovani scarseggia motivazione e campeggia uno stile di vita inadeguato. Niente di più inesatto. Soprattutto negli ultimi due anni di pandemia sono aumentati i donatori giovani. Il forte senso civico ha portato molti di loro ad avvicinarsi al mondo dell’Avis e del dono del sangue, proprio per aiutare il prossimo in un periodo critico. Questo è stato frutto dell’azione della nostra associazione, che crede molto nei giovani e nel loro ruolo attivo nella società. Negli ultimi anni, infatti, nonostante il distanziamento non ha permesso di svolgere molte attività, la nostra Associazione è entrata nelle scuole proponendo progetti digitali e in remoto, non facendo mancare la sensibilizzazione al dono. I social sono ormai un mezzo utilissimo e molti di questi sono gestiti proprio da giovani volontari, che con la pandemia sono entrati attivamente nell’associazione.

La carenza di donazioni che stiamo riscontrando in questi primi mesi del 2022, invece, è l’effetto di problemi più strutturali del nostro territorio, che stanno minando la nostra stessa azione di promozione e di raccolta del dono. Subiamo ancora gli strascichi dell’attacco hacker ai danni della Regione Lazio dello scorso agosto 2021, che non sta consentendo ai donatori di ricevere le analisi del sangue in maniera completa. Così come la carenza di materiale sanitario limita le potenzialità di un territorio che negli ultimi due anni ha incrementato di oltre 1.000 unità le donazioni di sangue e che raccoglie Plasma per oltre il 60% del totale raccolto sul territorio regionale, ma che nell’ultimo periodo ha visto scarseggiare l’approvvigionamento di sacche e kit per consentirne la raccolta.

Per incrementare le donazioni di sangue occorre che tutti gli attori interessati facciano sì che il sistema sangue a livello regionale, prima che locale, funzioni supportando in questo le Associazioni sul territorio.

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