Condannati per l’omicidio di Desirèe Mariottini, le motivazioni dei giudici: “Assoluta indifferenza verso la sua vita”
La Corte d’Assise di appello di Roma ha emesso le motivazioni della sentenza sul caso di Desirèe Mariottini, la sedicenne di Cisterna morta il 19 ottobre 2018 in uno stabile abbandonato a Roma. I giud...
La Corte d’Assise di appello di Roma ha emesso le motivazioni della sentenza sul caso di Desirèe Mariottini, la sedicenne di Cisterna morta il 19 ottobre 2018 in uno stabile abbandonato a Roma. I giudici hanno evidenziato la “volontarietà dell’azione criminosa” degli imputati Salia, Alinno e Minteh. Secondo i giudici i tre “hanno mostrato un’assoluta indifferenza verso la vita della giovane Desirèe, nonostante fosse in grave stato di incoscienza e necessitasse urgentemente di soccorso”. La sentenza del 24 maggio scorso, lo ricordiamo, ha ridotto le condanne precedentemente inflitte: Gara è stato condannato a 22 anni di reclusione, Chima a 26 anni, e Minteh a 18 anni. Per Salia, il cui ergastolo era già stato confermato, la pena è rimasta invariata.