Controlli del NAS di Latina in provincia: sequestrati 80 Kg di alimenti e sospese due attività. Sanzioni per 8mila euro.

Controlli dei Carabinieri del NAS di Latina in tutta la provincia: vengono sequestrati 80 chili di alimenti e sospese due attività. Scattano sanzioni per 8mila euro. I militari del Nucleo Antisofistic...

A cura di Redazione
06 novembre 2025 12:46
Controlli del NAS di Latina in provincia: sequestrati 80 Kg di alimenti e sospese due attività. Sanzioni per 8mila euro. -
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Controlli dei Carabinieri del NAS di Latina in tutta la provincia: vengono sequestrati 80 chili di alimenti e sospese due attività. Scattano sanzioni per 8mila euro. I militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno eseguito una serie di ispezioni, per accertare la salubrità degli alimenti ed il rispetto delle normative igienico–sanitarie. I controlli hanno anno portato alla luce diverse irregolarità di rilievo, culminate in sequestri e sanzioni amministrative. Un bar-pasticceria del litorale del sud pontino è stato sanzionato per 2.000 euro. In un ristorante-pizzeria sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali; il personale dell’ASP che ha disposto la sospensione dell’attività. Nell’area nord della provincia, dall’ispezione di una pasticceria, è emerso un altro quadro igienico preoccupante. Anche in questo caso è scattata l’immediata sospensione dell’attività.

Nello specifico, i militari hanno ispezionato un bar - pasticceria del litorale sud-pontino, dove hanno accertato l’omessa predisposizione del manuale di autocontrollo HACCP, documento obbligatorio che stabilisce le procedure idonee a prevenire contaminazioni e a garantire la salubrità degli alimenti lungo tutto il processo produttivo.

L’assenza di tale strumento, essenziale per monitorare rischi biologici e chimici nella preparazione dei cibi, rappresenta un potenziale pericolo per la salute dei clienti, motivo per il quale al commerciante è stata comminata una sanzione amministrativa di 2.000 euro.

Più complessa la situazione riscontrata in un ristorante-pizzeria, dove i Carabinieri del NAS hanno accertato la presenza di gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali. In particolare i locali di preparazione si mostravano in condizioni precarie, con superfici sporche, attrezzature deteriorate e residui di lavorazione accumulati nel tempo.

L’elemento più allarmante è emerso durante i controlli sull’approvvigionamento idrico: nella circostanza, gli operanti hanno accertato che l’attività utilizzava acqua prelevata da un pozzo privato, senza poter fornire alcuna documentazione sulla relativa potabilità. Una pratica pericolosa, che può esporre i consumatori a seri rischi microbiologici. Pertanto, i militari hanno richiesto l’immediato intervento di personale dell’ASP, che ha disposto la sospensione dell’attività. Inoltre, nell’ambito del controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto nelle celle frigorifero, circa 50 chilogrammi di alimenti – tra carne, pesce, verdure e conserve alimentari, tutti privi di tracciabilità – che pertanto sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. Per le violazioni contestate è stata elevata una sanzione di 1.500 euro.

Infine, nell’area nord della provincia, dall’ispezione di una pasticceria, è emerso un quadro igienico preoccupante: il laboratorio di produzione appariva sporco e disordinato, con residui di lavorazioni non rimossi da tempo, attrezzature in pessime condizioni e pentolame incrostato.

Una situazione incompatibile con qualsiasi standard di sicurezza alimentare, tanto che, anche in questo caso, i Carabinieri del NAS hanno richiesto l’immediato intervento di personale dell’ASL, che intervenuto sul posto ha ordinato la sospensione immediata dell’attività. Nell’occasione, i militari hanno inoltre sequestrato circa 30 chilogrammi di prodotti alimentari di origine animale e vegetale, rinvenuti senza alcuna documentazione attestante la tracciabilità. Le sanzioni totali comminate al titolare ammontano a 4.500 euro.

L’azione dei militari, ancora una volta, si inserisce nel costante impegno del NAS di Latina nel monitorare la filiera della ristorazione, verificando il rispetto delle norme igienico-sanitarie e prevenire rischi per la salute pubblica, al fine di garantire ai cittadini prodotti sicuri e conformi alla normativa in vigore.

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