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Cori e Giulianello aprono la porta ai rifugiati ucraini

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Sono arrivati i primi ucraini ospitati da cittadini di Cori.  Si tratta di una famiglia composta da tre donne e un bambino di 6 anni. Il padre del piccolo è rimasto in Ucraina per combattere. Sabato mattina alle 4 ad accoglierli a Roma c’era un cittadino corese, Carmine Chiari. Lui e sua moglie Olga – di origine russo-ucraina e parente dei rifugiati – li ospiteranno in casa propria. Intanto, anche a Giulianello la signora Franca Loreti ospita due cittadini ucraini mentre “Altre persone sia di Cori che di Giulianello – spiega il sindaco Mauro De Lillis – stanno manifestando gesti di solidarietà e stanno mettendo a disposizione abitazioni per ospitare famiglie ucraine.

Voglio ringraziare tutta la comunità, oltre alla protezione civile di Cori che sta facendo un enorme lavoro di raccolta per gli ucraini, per ogni gesto di ogni singolo cittadino che in questi giorni si stia attivando per portare aiuto e conforto in questa terribile situazione”.

Sono arrivati i primi ucraini ospitati da cittadini di Cori.  Si tratta di una famiglia composta da nonna, madre, figlio di 6 anni e suocera, il cui figlio, padre del bambino, è rimasto in Ucraina per combattere. Partiti da Kiev, hanno fatto il viaggio su un pullman che li ha portati in salvo fino a Roma, dove ad attenderli, sabato mattina alle 4, c’era un cittadino corese, il signor Carmine Chiari. Lui e sua moglie Olga, di origine russo-ucraina e unita da legami di parentela con i quattro rifugiati giunti dalla capitale del loro Paese, li ospiteranno in casa propria.

Oggi sono stati ricevuti dal sindaco di Cori, Mauro De Lillis, che ha voluto conoscerli e dare loro il benvenuto a nome di tutta la città, mettendosi a disposizione per qualunque necessità. “Oltre ad attivare tutte le procedure sanitarie e di legge – spiega il primo cittadino – la comunità presterà qualsiasi azione di sostegno e opererà per l’integrazione di queste persone che vivono una situazione di così grande sofferenza”.

Voglio ringraziare tutta la comunità, oltre alla protezione civile di Cori che sta facendo un enorme lavoro di raccolta per gli ucraini, per ogni gesto di ogni singolo cittadino che in questi giorni si stia attivando per portare aiuto e conforto in questa terribile situazione”.

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