Dal litorale romano agli ospedali della Capitale per derubare anziani. La Polizia esegue due misure cautelari.
Dal litorale romano agli ospedali della Capitale per derubare anziani. La Polizia esegue due misure cautelari. Era il “Gemelli”, il grande policlinico universitario, il terreno preferito dei due borse...
Dal litorale romano agli ospedali della Capitale per derubare anziani. La Polizia esegue due misure cautelari. Era il “Gemelli”, il grande policlinico universitario, il terreno preferito dei due borseggiatori - un 37enne ed un 53enne romeno - fermati dopo una lunga indagine, avviata nel 2023 e coordinata dai magistrati del Dipartimento criminalità diffusa e grave della Procura di Roma. Ricostruiti in capo agli indagati almeno 20 episodi, quasi tutti avvenuti in ambito ospedaliero. Entrambi gli indagati devono rispondere di furto aggravato, ricettazione ed uso fraudolento delle carte di credito.
Proprio tra i viali dell’ospedale, ogni giorno frequentato da persone provenienti da tutta Italia, agivano indisturbati prendendo di mira gli anziani. L’indagine, tradottasi nell’applicazione della misura cautelare, ha preso il via da una prima contestazione di un reato commesso nel 2023.
Nella maggior parte dei casi, per evitare che la vittima potesse bloccare le carte, effettuavano subito un sostanzioso prelievo allo sportello bancomat più vicino, per poi tentare ulteriori acquisti mentre facevano rientro verso casa.
Nel corso delle indagini, coordinate fin da subito dal pool della Procura di Roma, gli agenti hanno ricostruito in capo agli indagati 20 episodi, quasi tutti avvenuti in ambito ospedaliero. Solo uno, infatti, sarebbe stato commesso in una stazione ferroviaria. Dagli accertamenti è inoltre emerso che si muovevano abitualmente da Ladispoli a bordo di auto a noleggio, avvalendosi anche di complici occasionali.
La ricostruzione dei singoli episodi è stata curata con un lavoro certosino incentrato sulla analisi di centinaia di ore di registrazione di telecamere di sicurezza, incrociate sistematicamente con i dati delle banche dati delle Forze dell’ordine.
Nel corso degli approfondimenti investigativi, si è però rivelata determinante la conoscenza e l’esperienza maturata dagli investigatori sul modus operandi osservato sugli odierni indagati.
Al termine delle indagini, la Procura ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari una misura cautelare a carico dei due principali complici, entrambi già noti per precedenti specifici. Sono ora gravemente indiziati dei reati di furto aggravato, ricettazione e uso fraudolento delle carte di credito.
Sono stati gli stessi agenti del Commissariato di P.S. Monte Mario ad eseguire la misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari, raggiungendoli nelle rispettive abitazioni di Ladispoli, dove rimarranno agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.